Proteggere e combattere

Mi hanno hackerato

Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di parole, public speaking e poetry slam. Questa settimana in versione molto ridotta, e ti dico subito perché.

Avevo impostato una newsletter che secondo me non era male, e volevo mettermi a scriverla, ieri. Peccato che da lunedì sia sotto attacco hacker e no, non è come succede ai politici che dicono una stronzata e dicono “Mi hanno hackerato l’account!” invece di dire “Scusate, ho scritto una stronzata”.

Praticamente lunedì hanno preso l’account Facebook, che per fortuna ieri ho recuperato. Martedì hanno provato a fare acquisti su Amazon, e sono stati bloccati. Poi su un altro sito, peccato per loro che avessi l’autenticazione a due fattori e quindi avrei dovuto dare l’ok alla transazione sul telefono. Insomma, ho dovuto bloccare e rifare le carte, ma nulla di grave.

Ieri, mentre mi accingevo a scrivere la newsletter, mi arriva una mail da una mia stessa mail in cui mi si chiede prima di mandare una foto fronte/retro della carta di credito, e poi di rimettere le carte su Amazon. Questa un po’ faceva sorridere perché c’era scritto anche “Per favore” con due faccine sorridenti. Che teneroni.

Insomma, da una settimana sto combattendo la cybermafia (lo so, sto esagerando, però è molto romantico) e quindi capirai che sono di umore non proprio al massimo, oltre a dover girare per banche, stare attento agli account, insomma, sono un po’ preso.

La newsletter torna la prossima settimana puntualmente, sperando che gli hacker si siano stancati.

Ti lascio però con un TED Talk che, anche se è di dodici anni fa, parla molto bene di cosa siano i virus, come si diffondano e come si combattono. E al minuto 15 circa c’è una chiusura eccezionale.

Ci sentiamo la prossima settimana

Tante care cose e abbi cura di te

Ciccio

PS: se intanto vuoi leggere qualcosa di interessante, ti metto un pezzo di archivio del Febbraio 2021 in cui spiego una regola fondamentale per preparare le slide, la regola del 10/20/30.