Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Non proprio, la newsletter settimanale gratuita che parla di public speaking come non ne parla mai nessuno. Che poi lo dicono tutti che come la fanno loro questa cosa non la fa nessuno e allora mi sa che c’è qualcosa di sbagliato in questa espressione. Quindi qui parliamo di public speaking ma in maniera diversa dagli altri. Ecco, così suona meglio.
Quando ero giovane rubavo. Non ti aspettare fughe di mezzanotte, piani in stile Casa di carta oppure inseguimenti per le strade della città. Rubavo cose culturali, tipo i DVD allegati alle riviste, libri e matite. Insomma, ricoprivo la vergogna di rubare le cose con una parvenza di intellettualità. Non credo che le forze dell’ordine mi avrebbero dato le attenuanti in caso mi avessero beccato, ma per fortuna non è mai successo. E colgo l’occasione per scusarmi con l’edicolante vicino all’università a Perugia che si vedeva sparire dei giornali senza capire come fosse successo. Ma non vi svelerò i miei trucchi, non sia mai vi venga la voglia.
Oggi parliamo di uno degli ambiti in cui si ruba spesso e volentieri, ovvero la creatività. Che poi rubare, che parolone. Diciamo “Ispirarsi”, ecco.
Ruba come un artista
Qualche settimana fa avevo parlato di come tutto sia già stato detto, tutto sia già stato scritto, tutto sia già stato fatto. E insomma, cosa ci stiamo ancora a fare qua, pensando di creare qualcosa di nuovo?
In realtà le combinazioni sono infinite, e ogni concetto può essere rielaborato, rivisto e in alcuni casi corretto. Quindi prendere ispirazione o, detta in termini brutali, rubare qualcosa agli altri diventa fondamentale per poterlo riorganizzare e farlo proprio. Rubare ai ricchi di idee per darle ai poveri di idee in modo che tutti abbiano più idee e che possano farle crescere e moltiplicarsi. Questa sì che è giustizia, altro che Robin Hood.
1) Citazioni
Il modo più semplice per rubare qualcosa a qualcunə è, banalmente, fare una sua citazione. Uau, che rivelazione che ti ho appena fatto! Sono un uomo dalle mille risorse, davvero.
Scherzi a parte, citare qualcunə può servirci per dare più forza al discorso, per avere maggiore incisività e poi, se esistono già le parole per esprimere perfettamente quello che vogliamo dire, perché non usarle? Soprattutto se citiamo chi l’ha già detto.
Servirebbe una cosa del genere anche quando presto un libro e poi non me lo restituiscono. Dovrei scriverci sopra, bello grande: “Questo libro è di CICCIO RIGOLI”. E sì, tu che ce l’hai sai benissimo che sto parlando di te. Per tutti gli altri, scusatemi per questo sfogo.
2) La struttura
Si può rubare a qualcuno anche la struttura del discorso. Magari abbiamo visto uno spettacolo o uno speech interessanti e abbiamo ammirato come è stato strutturato il tutto. Ecco, parti da lì. Cerca di riprodurre la struttura che hai visto funzionare e adattala al tuo discorso.
Di sicuro ne verrà fuori qualcosa di diverso, perché è impossibile riprodurre esattamente qualcosa che abbiamo visto, ma avrai già una base da cui partire ed è un grandissimo vantaggio.
3) Occhio al copyright e alla banalità
Ovviamente non si può rubare tutto indiscriminatamente. E soprattutto bisogna essere in grado di partire dal furto per arrivare a qualcosa di originale altrimenti è plagio e, quando viene scoperto (perché viene sempre scoperto) si rischia di fare la peggiore figura possibile. Quindi, occhio…
Anche l’argomento di questa newsletter l’ho rubato, ovviamente. Ma da un libro che si intitola Ruba come un artista quindi, se lo dice lui…
NB: Il link per il libro ha un’affiliazione, quindi se lo compri da qui ci guadagno una piccolissima parte. Mi sembrava giusto dirlo.
Il TED Talk della settimana
Ci sono TED Talk che ti insegnano qualcosa professionalmente, e altri che in un certo modo ti cambiano come persona. Questo è uno del secondo tipo.
Michael Tubbs viene da una città molto difficile negli Stati Uniti. Nonostante questo riesce a studiare a Stanford e a diventare stagista alla Casa Bianca. Decide però che deve fare qualcosa per la comunità, e allora ritorna a casa e diventa prima assessore e poi sindaco della sua città. Ha avuto un grande impatto, nonostante fosse giovanissimo.
In questo TED spiega come anche il vicinato sia politico, e come possa cambiare la vita degli abitanti. Da vedere anche per capire meglio gli Stati Uniti.
Il Santo del giorno
Oggi facciamo una tombola di Santi, visto che ne prendiamo 7 in un colpo solo. Parliamo dei Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria.
Si tratta di 7 giovanotti di buona famiglia che, dopo aver avuto una visione mistica, decidono di cambiare vita. Per farti capire quanto erano nobili, si chiamavano tipo Uguccione degli Uguccioni, Amedeo degli Amedei e il mio preferito: Sostegno dei Sostegni.
Praticamente hanno questa visione e vanno a vivere insieme in preghiera, fondando una specie di Grande Fratello ante litteram. Solo che nella casa dove vanno a vivere comincia un viavai di persone che li vogliono vedere e toccare e ricevere miracoli. Allora chiedono alla Madonna un posto ancora più ritirato e la Madonna gli indica un punto sperduto in mezzo alle montagne.
Visto però che la Chiesa Cattolica quando si tratta di spettacolo non è seconda a nessuno, il Vescovo gli chiede di aprirsi agli altri perché ha fiutato l’affare: 7 ragazzi, di buona famiglia e che cambiano vita, non sono un’occasione da perdere. Come direbbero Aldo Giovanni e Giacomo: “Conosciamo un VIP, buttiamolo via!”.
E comunque, ogni volta che sento dei nomi tipo Uguccione degli Uguccioni io penso sempre: “Ma quante botte avrà preso alla scuola media, questo qui, solo per colpa del nome?”
(I Sette Santi Fondatori mentre si allenano a pallavolo, ma senza palla. Del resto erano 7, potevano fare 6 più una riserva.)
Ne restano 4, poi basta
Il 6 Marzo dalle 10 alle 13 faccio un corso online sul public speaking. Restano solo 4 posti, dopo chiudo le iscrizioni.
Costa €10 per iscriversi e solo dopo il corso, se ti piace, paghi anche i restanti €39. Altrimenti hai seguito un corso spendendo poco, e non ne resti troppo deluso.
Affrettati che tra poco mi sa che si chiude.
Frasi da usare agli aperitivi, anche online
“Ci sono cose peggiori della morte. Avete mai trascorso una serata in compagnia di un agente assicurativo?”
(Woody Allen)
Anche per questa settimana è tutto. Senti la Primavera che arriva? No? Eh, infatti, manca ancora un mese. Però dai, secondo me ci siamo.
Se ti è piaciuta la newsletter, puoi liberamente condividerla, rubarla, mandarla ad altre persone, fare uno screenshot e metterla su Instagram, oppure stamparla e rilegarla per avere, a fine anno, un pregiato volume che parla di public speaking. Non so e è una grande idea, ma del resto neanche Sharknado sembrava una grande idea e poi ne hanno fatto 6.
Un abbraccio in pompa magna
Ciccio
PS: è uscita la terza puntata di PS Sofa, la rubrica settimanale che tengo su Instagram e che ti da qualche consiglio gratis sul public speaking. La trovi nelle Stories.
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, poetry slam, cultura e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Sto scrivendo la mia autobiografia a fascicoli. Ogni Sabato esce una nuova puntata, costa un euro al mese e puoi abbonarti qui: Autobiografia di un Ciccio.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online (ad esempio il 6 Marzo), e anche consulenze singole.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” Su Zelig TV.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho una trasmissione settimanale su Facebook che si chiama I Sommelier dei libri in cui, assieme al sommelier Matteo Galiano, abbiniamo libri e vino. Ricomincia giovedì, alle 18 puntuali.
Ho scritto 4 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie e un manuale tecnico. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
Playlist
Questa newsletter è stata scritta ascoltando questo live degli Strokes. Peraltro anche loro sono ragazzi di buona famiglia, solo che invece di diventare Santi sono diventati rockstar. Ognuno fa le proprie scelte.
Ciccio, se non fossi già iscritta a questa newsletter, lo avrei fatto dopo aver letto questo numero.
Mamma mia che forza che sei.
Tanta stima!
K.