Se frequenti minimamente i social network sai già che il mondo è pieno stracolmo di gente ricca. Tipi abbronzati che guidano macchine sportive e volano su jet privati, casalinghe che con 4 ore di lavoro a settimana fanno 12.000 euro. Tutta gente così, solitamente sponsorizzata su Instagram e Facebook. Fanno così tanti soldi in poco tempo che magari viene da chiedersi che cosa stiamo sbagliando noi che, bene o male, chi più chi meno, riusciamo a portare a casa la giornata, la settimana e il mese. Cosa abbiamo fatto di male per non meritarci anche noi il jet privato? C’è un qualche subdolo incantesimo che ce lo impedisce?
Studiando questo sottobosco di finti arricchiti ho scoperto un segreto: si tratta di FUFFA. Siamo circondati dalla fuffa, da metodi miracolosi, da gente che millanta. FUFFA totale.
Io purtroppo o per fortuna non sono abituato alla fuffa. E se proprio deve essere fuffa, almeno faccio in modo che sia utile o quantomeno scintillante. Quindi oggi voglio parlarti di metodi per evitare di utilizzare dei trucchi che usano in tanti quando si parla in pubblico ma che, a me, danno solo la sensazione di far diventare tutti dei “droidi protocollari” (cit.). Se proprio dobbiamo essere banali, almeno cerchiamo di essere utili, bontà di dio.
Ah, il suggerimento non intenzionale per questa newsletter viene da Marianna Martino di Zandegù. Lei sì che vende dei corsi che vale la pena, altro che fuffa. E segui la sua newsletter che è una roba atomica e non vedo l’ora che arrivi.
Non seguire la fuffa
Ammettilo: anche tu qualche volta hai pensato ci fosse un modo facile per arricchirti. Anche io ci ho pensato. Ho comprato gratta e vinci, ho seguito i bitcoin e niente, non mi sono arricchito. Arricchirsi facilmente credo sia una delle cose più difficili al mondo. Quindi non ci si può arricchire facilmente, visto che è difficile. E se non ci si può arricchire facilmente, ci sono soluzioni facili per parlare in pubblico? Ecco, no. Non esistono ricette facili, o quantomeno io non le conosco. Posso solo darti qualche informazione e consiglio semplice, ma la parte difficile del lavoro la devi fare tu. Mi spiace, davvero.
Detto questo, 3 consigli facili facili per parlare in pubblico. Sembrano stupidi, invece bisogna sempre tenerli a mente.
1) Preparati
“Caspita che consiglio! Devo prepararmi, mica lo sapevo!”. Questo potresti pensare, ovvero che è un consiglio stupido. Magari sì, ma sappi che se non saprai esattamente quello che dovrai dire, difficilmente potrai reagire all’imprevisto che è sempre dietro l’angolo. Quindi, preparati. Non ti leverà tutta l’angoscia, ma almeno saprai che hai fatto tutto il possibile, e scenderai dal palco con soddisfazione.
2) Divertiti
Lo so, non è facile, ma è la cosa migliore ti possa capitare. Se tu stai bene, stanno bene anche quelli davanti a te. Prepara tutto, ma contemporaneamente preparati a mandare tutto all’aria. Come dicono gli americani, “Go with the flow”. E, come dicevano i Chicago Bulls di Michael Jordan prima di ogni partita, “It’s gametime!”. Mica dicevano “Dobbiamo soffrire!”. Quindi cerca di divertirti, è la chiave di tutto.
3) Ricordati l’acqua
Anche questa, sembra una scemata. E invece sappi che, in caso di tensione, la prima cosa che va via è la salivazione. Sai quando Fantozzi dice: “Salivazione azzerata, le mani due spugne”? Ecco, questo è il motivo per cui è meglio tu tenga a disposizione dell’acqua. Fidati. Acqua naturale. Non fare la stupidaggine di prendere quella frizzante. Capirai benissimo il motivo.
Il TED Talk della settimana
Ti avviso: non è molto digeribile. Nel senso che non è uno di quei TED che lo guardi e poi il mondo ti sembra a fiorellini. Lo guardi e ti sembra di vivere in una distopia in cui siamo dominati dalle macchine. Ma credo sia ora di farci i conti, l’Intelligenza artificiale è una realtà e non sappiamo fin dove può arrivare. In ogni caso, è sempre meglio tenersi pronti.
Lui sembra, e probabilmente lo è, un nerd micidiale, ma sa quello che dice. Spero solo non ti spaventi troppo.
Cosa succede se i nostri computer sono più in gamba di noi?
Sport inutili e dove trovarli
Giusto per sfogarci, uno sport che coniuga wrestling e rugby. Si tratta del Kabaddi, molto diffuso in India, e consiste nel lanciarsi contro un muro umano formato dagli avversari cercando di spezzarlo e di non farsi bloccare. In più, bisogna trattenere il respiro durante l’azione e per questo fino a diversi anni fa bisognava lanciarsi contro gli avversari urlando “Kabaddi kabaddi kabaddi”. Io da quando l’ho scoperto ho deciso di urlare “Kabaddi!” ogni volta che devo fare qualcosa di difficile. Funziona, devo ammettere. Quindi, “KABADDI!” a te.
In italiano più o meno sarebbe un gioco come “Ce l’hai!” o “Acchiapparella”. Ma Kabaddi fa tutto un altro effetto, ammettiamolo.
Lo status Facebook della settimana
Per questa settimana è quasi tutto, se ti va di partecipare a un webinar gratuito di public poetry speaking ne tengo uno Giovedì 28 alle 16 per UNI. Qui trovi il link per iscriverti. Ti ricordo che è gratis, poi vedi tu cosa fare, eh.
Ci sentiamo settimana prossima, se vuoi invitare qualcuno a leggere questa newsletter, puoi farlo. Condividila senza paura!
Abbracci senza movida
Ciccio
PS: Questa newsletter è stata scritta ascoltando questo concerto dei President of the United States of America. No, prima di suonare non si erano iniettati la candeggina. Erano i President of the United States intelligenti.