Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di public speaking, business writing, altre amenità e che, come succedeva a scuola, ogni tanto ti fa vedere pure un video. Era sempre un giorno di festa a scuola, quando ci facevano vedere i film.
Io di ginnastica artistica ci capisco pochissimo. Per non parlare di quella ritmica, che per me è soltanto un girare di nastri, cerchi e clave. Avrei potuto dire un giramento di palle, ma sono pur sempre un gentiluomo.
Comunque, anche se ci capisco poco, capisco il sacrificio che c’è dietro ogni esercizio, le ripetizioni, la dieta da seguire, una vita di stenti e privazioni. Tanti stenti e privazioni che a volte lasciano le atlete e gli atleti devastati. E la storia di Simone Biles, assoluta fuoriclasse schiacciata dalle aspettative e dalla pressione, sta lì a dimostrarcelo.
Uno dei talk più belli che abbia mai visto è tenuto da Valorie Kondos Field, nome poco conosciuto in Italia ma, giusto per darti un’idea, è stata considerata la coach del secolo dalla UCLA, una delle maggiori università americane. Ha vinto 7 campionati nazionali e ha allenato delle ginnaste incredibili.
Ma oggi non parliamo tanto di ginnastica quanto di cosa possiamo imparare dalle sue parole e dal suo stare sul palco. Facciamo così, io metto qua il video, se vuoi lo guardi adesso, se vuoi lo guardi dopo, se vuoi non lo guardi proprio perché capisco che i ritmi della vita siano intensi, ma secondo me ti perdi qualcosa di bello. Poi continuiamo, quello che scrivo sotto è comunque comprensibile anche senza guardare il video.
SPOILER: non è il solito discorsetto motivazionale della coach di successo. Non ti farei mai questa cattiveria di farti vedere robaccia del genere.
Vincere non vuol dire avere successo
Ci sono molte cose da imparare da questo video. Alcune sull’argomento, altre sullo stare sul palco, altre ancora su come si pone lei di fronte al pubblico. Insomma, diciamo che possiamo imparare qualcosa sulla forma, sul contenuto e su quello che ci sta attorno, da applicare sia quando parliamo in pubblico sia quando scriviamo.
Tecnica: variare il ritmo
L’inizio del talk è classico: io sono questa qui, ho fatto questa roba, guardate come sono brava. Applausi, evviva, grande contentezza.
Poi, SBAM! Dopo pochi secondi cambia tutto. Dopo aver parlato del successo, parla del disastro. Dice che il successo non coincide con la felicità, e che anzi chi ha successo spesso crolla e ne esce fuori devastatǝ. E continua per tutto il talk con questo passaggio tra grandi successi professionali e grandi sconfitte personali. La ginnasta predestinata che fa un esercizio perfetto ma decide di non esibirsi più perché non ce la fa, insomma, tutto il discorso è giocato su registri e argomenti che cambiano. E anche per questo funziona.
Contenuto: la vittoria non significa successo
Nella cultura americana il culto della vittoria è fondamentale e causa danni inenarrabili, fin da bambinǝ. E se pensi che in Italia non sia così, ti dico solo: “partite di calcio (o tennis, basket, ecc.) tra bambinз e genitori urlanti sugli spalti”. Ci siamo capiti, insomma.
Per arrivare alla performance perfetta si sacrificano troppe cose, tra cui la felicità e, in alcuni casi, la propria umanità.
Miss Val, come viene chiamata, durante i primi anni da allenatrice aveva deciso di essere dura, bullizzare e sminuire continuamente le atlete, perché pensava si facesse così. Risultato: le atlete si sono ribellate perché stavano impazzendo.
Ha cambiato metodo, e sono arrivati i risultati e l’amore incondizionato delle alunne. Certo, comprendere e aiutare le persone è molto più difficile che soverchiarle, ma cambia completamente sia quello che si ottiene sia il valore della persona. E se stai pensando a quanto siano tossici alcuni ambienti aziendali con dei rapporti di potere malati, esatto, è un ottimo paragone.
Emozione: dare sé stessi
A un certo punto, Valorie Kondos Field si mette a piangere o, meglio, si emoziona visibilmente. Uno dei momenti più potenti del talk.
Ci si può emozionare in maniera finta? No, impossibile. Emozionarsi sul palco è possibile? Sì, se davvero stai mettendo tutto quello che hai in quello che dici. Poteva salire sul palco e fare la lezioncina, e invece ha parlato di qualcosa che la emoziona, che è difficile da dire, da ricordare. E per questo motivo arriva potentissima al pubblico.
E quante volte ci tiriamo indietro (io per primo) e facciamo solo il compitino senza mettere niente di nostro? Ecco, ogni tanto bisogna avere il coraggio di andare un po’ oltre e dare tutto quello che siamo. Ed è un rischio che paga e cambia completamente le carte in tavola.
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Frasi da giocarsi agli aperitivi
Perché, se una volta ero riuscito a venir fuori dal pozzo, caderci di nuovo come uno stupido? “Perché è il tuo pozzo”, mi risposi, “perché lo hai scavato con le tue stesse mani”.
(Osvaldo Soriano - Un’ombra ben presto sarai)
Anche questa settimana la newsletter finisce qui e se vuoi condividerla, inoltrarla, citarla anche a sproposito, puoi farlo e per me sarebbe un grande onore.
Se te l’hanno inoltrata e vuoi iscriverti, puoi farlo con mia somma gioia.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, business writing, poetry slam e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Se ti va di sostenermi puoi farlo qui: Il mio Patreon. Ci sto pubblicando un romanzo nuovo a puntate, poesie inedite, ed è anche un bel modo per sostenermi. Costa un euro al mese, neanche troppo a dire il vero. Ogni sabato mattina, un nuovo numero.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Come Content Strategist, curo la comunicazione e i testi di aziende di ogni tipo.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” su Zelig TV. Adesso la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho scritto 5 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie, un manuale tecnico sul libraio digitale e un manuale sul poetry slam. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter potresti trovare delle ə e delle з invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo e anche perché se c’è da fare qualcosa che fa incazzare Adinolfi o Cacciari sono in prima linea.