Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è nonproprio, una newsletter che parla di public speaking e altre amenità. Ci serve una newsletter sul public speaking adesso che non possiamo parlare in pubblico? Beh, sì. Anche perché prima o poi ci torneremo, a parlare in pubblico. E comunque anche su Zoom si tratta sempre di parlare davanti ad altre persone.
Prima che la Lombardia tornasse in zona rossa ho approfittato dei saldi e ho comprato due completi da uomo. Purtroppo i vestiti di prima non mi stavano più (eh, fare quarant’anni ha i suoi svantaggi) e quindi ho dovuto cambiare il guardaroba.
Mi sono accorto che da anni non mettevo il completo, mentre anni fa andavo a lavorare tutti i giorni in giacca e cravatta. Ero più giovane e dovevo dimostrare da subito di essere affidabile e professionale. Poi ho continuato a essere professionale ma senza sentirmi tutti i giorni costretto a tenere un abbigliamento formale.
Però è vero che mettere il completo ti mette immediatamente in una diversa postura, ti dà un diverso atteggiamento e predispone in maniera migliore chi ci sta davanti. Quindi oggi parliamo di abbigliamento, sfondi per Zoom e buoni comportamenti da tenere durante una videoconferenza.
Oddio, non ho niente da mettermi!
Lo smart working ha completamente cambiato il nostro modo di lavorare, ma se da un lato siamo più liberə, dall’altro non dobbiamo cedere alla sciatteria.
Quindi vestiamoci bene, e andiamo all’assalto della prossima videoconferenza!
1) Vèstiti ammodo
Ci vengono perdonate molte cose nel lavorare da casa, e anche noi siamo più indulgenti con noi stessi. Però chi ci guarda dall’altra parte della telecamera potrebbe avere una cattiva impressione se ci presentiamo in pigiama oppure sfoggiando quella felpa Best Company che abbiamo comprato nel 1992 e che ancora ci sta benissimo perché le cose di marca, si sa, non si rovinano.
Quindi al bando il vintage e il “Ma sì, tanto sono a casa” e mettiamoci una camiciola o una maglietta adatta. Magari i pantaloni o la gonna possono essere non inappuntabili, visto che non entrano nell’inquadratura, ma non bisogna mai sottovalutare la possibilità che ci sia un terremoto o un’incendio e tu debba alzarti in piedi e scappare. Meglio premunirsi.
2) Lo sfondo
Certo, non tutti abbiamo un angolo Pinterest della casa in cui ogni cosa è al suo posto e ci sono le piantine e le candele, oppure una libreria in cui sfoggiare la nostra cultura, ma anche fare le videoconferenze con dietro il bidone dell’umido non è proprio il massimo.
Se casa tua è impresentabile, su Zoom e su altri sistemi ci sono degli sfondi da usare. Però usane uno professionale, non quello con le palme oppure con l’universo. Scegline uno fatto bene e chi parla con te apprezzerà.
3) Pettinati
Questo direi che si commenta da solo. Magari anche lavarsi la faccia potrebbe aiutare. Ovviamente so benissimo che tu lo fai ogni mattina e dedichi almeno un’ora del tuo tempo alla toeletta, ma non si sa mai…
Il TED Talk della settimana
Per parecchio tempo ho lavorato in editoria, e uno dei momenti migliori era scegliere la copertina per un libro. Non si giudica un libro dalla copertina, è vero, ma di sicuro una cover azzeccata può fare la differenza.
Questo TED è tra i più divertenti che abbia mai visto, e lo tiene Chip Kidd, uno dei più famosi art director di una casa editrice. Spiega come ha creato le copertine di alcuni libri come 1Q84 di Murakami Haruki, e fa riderissimo. A partire dall’inizio, quando si muove come Lady Gaga. Quando parliamo di presentarsi da subito in maniera efficace, ecco, lui è un Maestro.
Il Santo del giorno
Oggi abbiamo due santi: Santi Sebastiano e Fabiano. Venerati dapprima singolarmente, poi in coppia, poi separatamente di nuovo. Per questo sono considerati i protettori di quelli che da piccoli dormivano nella stessa stanza del fratello o della sorella e poi finalmente hanno avuto la stanza singola.
San Fabiano diventò Papa perché, alla morte di Papa Antero, i fedeli si erano riuniti a Roma per eleggere il nuovo Papa. Fabiano era tranquillo in mezzo agli altri, appena arrivato dalla campagna, e una colomba si posò su di lui. Per questo lo fecero Papa.
Nell’eterna diatriba tra Panettone e Pandoro, San Fabiano si colloca in una posizione terzista scegliendo la colomba. Io mi pongo nella stessa posizione.
Sport inutili e dove trovarli
Oggi parlo di uno sport che è tipo la pallavolo, ma molto più brutale: il Fistball.
In pratica è come la pallavolo, ma con 5 giocatori in campo e 3 riserve, e in mezzo al campo non c’è la rete. Il pallone lo devi prendere a pugni.
Praticamente i giocatori migliori sono quelli che hanno un conto in sospeso con il pallone e lo vogliono menare. Se hai un conto in sospeso con un pallone, è la tua buona occasione. Esiste anche la Federazione Italiana Fistball, se vuoi.
Frasi da usare agli aperitivi, anche online
Era un bambino presuntuoso e saccente. Quando la maestra di prima elementare gli chiese: "Ma tu credi in Dio?", lui rispose: "Be', credere è una parola grossa. Diciamo che lo stimo"
(Walter Fontana)
Per questa settimana è tutto, sono contento di essere tornato. Ci risentiamo settimana prossima, si ricomincia ogni mercoledì, più o meno puntuali.
Se ti va di condividere questa newsletter, mi fai una cortesia grande grande grande.
Un abbraccio ritrovato
Ciccio
PS: Sto scrivendo la mia autobiografia a fascicoli. Ogni Sabato esce una nuova puntata, ne sono già uscite due. Costa un euro al mese, puoi abbonarti qui: Autobiografia di un Ciccio.
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, poetry slam, cultura e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” Su Zelig TV.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho una trasmissione settimanale su Facebook che si chiama I Sommelier dei libri in cui, assieme al sommelier Matteo Galiano, abbiniamo libri e vino. Ogni giovedì, alle 18 puntuali.
Ho scritto 4 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie e un manuale tecnico. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
Ti seguiamo, ti seguiamo. Alcuni di noi, in segreto, dal 2007. Liebe Grüße aus Berlin, Valentina-che-probabilmente-non-ricordi-chi-sia