Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale gratuita che parla di public speaking, business writing, poetry slam e mi sembra che per oggi abbiamo dato abbastanza con gli inglesismi. Anzi, no, mi sa che dopo scrivo pure storytelling.
In questi giorni sto lavorando parecchio al corso di business writing in 3 appuntamenti che terrò a partire dal 26 Maggio. Sto organizzando le lezioni, preparando i materiali, mettendo assieme le idee, anche se non necessariamente in quest’ordine.
Lavorando su questo ho deciso di mettere qua un piccolo estratto di cosa significa per me scrivere per lavoro, e perché lo faccio e come lo faccio e come magari pure a te può interessare cominciare a farlo.
Parliamo di organizzare i concetti, scriverli sotto forma di testo e aggiungerci qualcosa che li renda memorabili o quantomeno interessanti e unici.
Oggi quindi, una piccola lezione gratuita e un’anteprima. Quelli fighi direbbero “un teaser”, ma francamente mi sembrerebbe di esagerare.
Le 3 S della scrittura e no, non sono $oldi $oldi $oldi.
Scrivere per lavoro è leggermente diverso dallo scrivere per diletto oppure per passione. Se nella scrittura dei romanzi, dei racconti e delle poesie praticamente non ci sono regole, nella scrittura professionale o business writing che dir si voglia è necessario seguire alcune linee guida. Che poi possono essere modificate, ovviamente, piegate ai propri voleri, ma dalle quali non si può prescindere. Che poi ammettiamolo, quando scriviamo per lavoro dobbiamo essere utilз e dobbiamo anche vendere quello che facciamo. Inutile che fai quella faccia, lo sappiamo benissimo entrambi che va bene l’ispirazione, va bene la creatività, ma ogni tanto bisogna sedersi lì e mettere in fila delle frasi che abbiano un senso e convincano le persone a credere in noi.
Una volta che abbiamo fatto questo accordo, siamo prontз per iniziare dalla parte preliminare: la struttura del discorso.
Senza struttura non vai da nessuna parte
Ho detto una piccola bugia: anche nei romanzi spesso c’è una struttura decisa a tavolino, così come nelle poesie che a volte sono obbligate dalla metrica e dallo schema del componimento. Questa organizzazione è ancora più forte nella scrittura professionale: paragrafi, messaggi, call to action, niente va lasciato al caso.
Senza contare che un testo di lavoro serve a comunicare qualcosa, e quindi deve raggiungere questo obiettivo altrimenti non serve a nulla. Quindi, come si fa a organizzare un discorso? Si prende l’argomento che si vuole trattare, e lo si divide in parti. Un’ingegnerizzazione del testo, in pratica.
In poche parole: prendi l’argomento ed estrai i punti più interessanti che vuoi comunicare. Quindi aggiungi un’introduzione, una conclusione, e una call to action del tipo “Vuoi saperne di più su questo argomento? Contattami/chiamami/scrivimi/fammi sapere cosa ti serve”.
La struttura è fatta, ora non ci resta che scrivere.
Scrivere lo sappiamo fare tuttз, no? No!
Scrivere è un’abilità che impariamo a scuola, e per questo quasi ogni persona almeno una volta nella vita ha pensato: “Adesso mi metto lì e scrivo un libro!”, come se fosse facile. Ma pensaci un attimo: chi suona la chitarra, si sveglia la mattina e dice: “Adesso mi metto lì e compongo una sinfonia”? No, vero?
Scrivere è difficile, scrivere bene lo è ancora di più e ci vuole pazienza e allenamento. Ma si può imparare sicuramente a scrivere meglio, e uno dei consigli è di utilizzare frasi semplici (occhio, non banali. Ho detto semplici) e periodi scorrevoli.
Il segreto è rileggere, e quindi correggere. Scrivi, rileggi, riscrivi, correggi. Avanti così, in loop finché il testo non ti sembra chiaro.
Sembra molto lungo come processo, ma in realtà man mano diventa sempre più facile, e soprattutto migliora di molto la qualità di quello che scrivi, che mi sembra un risultato fondamentale.
Potevo scrivere storytelling, e invece…
Siamo fattз di storie. Ce le raccontiamo da sempre, da quando l’umanità è nata, e buona parte della cultura si basa sulle storie. Non tutte le storie resistono all’usura del tempo, e quelle che resistono lo fanno perché sono scritte o raccontate bene.
Anche quando scriviamo per lavoro, se riusciamo ad aggiungerci una narrazione, un avvenimento, un esempio risultiamo più convincenti. Per dire, anche Gesù utilizzava le parabole, e in quanto a storie per spiegare argomenti complessi era uno che se ne intendeva.
E poi va molto bene anche raccontare i retroscena, far vedere la nostra faccia, far sapere che esistiamo al di là di quanto scriviamo oppure facciamo vedere sul lavoro. Crea vicinanza, ci fa sentire una grande famiglia, insomma, mettiamoci della magia e anche della realtà in quello che scriviamo.
Senza considerare che i concetti si possono copiare, le esperienze no. E possono davvero fare la differenza tra noi e chi si occupa di argomenti simili.
Se ti è piaciuto il trailer, allora…
Il 26 Maggio e il 9 e il 16 Giugno, dalle 18 alle 20, terrò un corso completo di Business writing. Le lezioni sono suddivise come sopra, ovvero Struttura, Scrittura e Storie, e si possono acquistare separatamente (al costo di €50 a lezione) oppure assieme a €99.
Vedremo come strutturare un testo e anche un piano editoriale, come scrivere una newsletter, un post, una caption per i social oppure una brochure, come si raccontano i retroscena e come funzionano le storie. E molto molto altro ancora.
Trovi tutte le informazioni in questa pagina, affrettati perché su 12 posti disponibili ne sono già andati via 6 in men che non si dica.
Frasi da giocarsi agli aperitivi
“Io sono quello che non ce la faccio”
(Paolo Nori - Bassotuba non c’è)
Per questa settimana è tutto. Credo di aver parlato già abbastanza del corso di Business writing, ma non si sa mai, facciamo un piccolo reminder che non fa mai male.
Ci risentiamo giovedì prossimo, siamo già quasi a metà Maggio, ci pensi?
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, business writing, poetry slam e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Se ti va di sostenermi puoi farlo qui: Il mio Patreon. Ci sto pubblicando un romanzo nuovo a puntate, poesie inedite, ed è anche un bel modo per sostenermi. Costa un euro al mese, neanche troppo a dire il vero. Ogni sabato mattina, un nuovo numero.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Come Content Strategist, curo la comunicazione e i testi di aziende di ogni tipo.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” su Zelig TV. Adesso la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho scritto 5 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie, un manuale tecnico sul libraio digitale e un manuale sul poetry slam. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter potresti trovare delle ə e delle з invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo e anche perché se c’è da fare qualcosa che fa incazzare Adinolfi o Cacciari sono in prima linea.