Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di parole, public speaking e poetry slam. Scritta in mezzo agli scatoloni ché sabato si trasloca.
Allora, mettiamola così: ci sono 35 gradi, siamo praticamente sulle ginocchia per questo rush finale che ci porterà ad andare in vacanza, le scuole hanno chiuso, l’asfalto inizia a sciogliersi, l’acqua esce calda pure dal rubinetto (o almeno, così succede a casa mia. A casa tua non so, mi auguro tu abbia delle tubazioni più consone).
Potrei fare delle considerazioni intelligenti o presunte tali, potrei tirare fuori qualche trucco per parlare meglio in pubblico, ma mi sa che invece la farò più corta del solito e farò un trailer di quello che accadrà nel breve/medio periodo. Poi torno a smontare mobili perché domani vengono a ritirare gli ingombranti e devo svitare tutto e portarlo giù. Che bella parola, “ingombranti”. Pesante, ma con un suo fascino.
Quindi, SPOILERONE del futuro. Almeno del mio.
Cosa accadrà, cosa accadrà (cit.)
Intanto, iniziamo da cosa succede a partire dalla prossima settimana. Siccome a sentirmi parlare comincio ad annoiarmi anche io, dalla prossima settimana e per 4 settimane avremo degli ospiti e delle ospiti. Gente che per diversi motivi sale sul palco e che racconterà come gestisce l’ansia da palcoscenico, perché continua a farlo ancora, perché e quando ha cominciato e altre domandine facili facili.
Durerà per tutto Luglio, poi si va in vacanza fino a Settembre. Le interviste saranno registrate e potrebbero, in futuro, diventare un podcast. Anche se ogni tanto mi chiedo: “Ma abbiamo davvero bisogno di un altro podcast?”. Quindi per il momento scritte, a Settembre se ne riparla se mettere anche la versione audio.
Ah, dimenticavo: si chiamerà “Farsela sotto”. Che sarà un po’ rude come titolo, ma rende bene l’idea di quell’angoscia di quando stai per salire sul palco e vorresti scomparire.
Una scelta politica
Qualche sera fa pensavo che è un peccato che i corsi di public speaking quasi sempre costino troppo e siano poco accessibili per chi magari vorrebbe parlare meglio in pubblico ma non può permetterselo. Quindi non può migliorare la professionalità perché i corsi costano troppo, ma così non guadagna di più e niente, è un circolo vizioso. E allora ho detto basta, servono idee nuove per proposte nuove.
Quindi il prossimo corso a Ottobre sarà, come si dice in milanese moderno, “Up to you”. Ci sarà una quota d’ingresso, ma quanto pagare in totale alla fine lo deciderai tu in base alle tue disponibilità economiche e al tuo gradimento.
Vuoi pagare la quota d’ingresso e basta? Puoi. Vuoi pagare il prezzo totale? Puoi. Vuoi pagare pure di più per dimostrare la tua danarosità? Non sarò io di certo a fermarti. Vuoi pagare a rate? Si può fare, mi fido. Fiducia, eccola la parola chiave.
Si tratta di una scelta politica. Forse antieconomica, ma credo equa.
Che ne pensi? Ti sembra una bella idea oppure no? Dimmelo che ci tengo, e faccio ancora in tempo a far perdere le mie tracce fino a Ottobre.
Una vita da comedian
A Settembre ho intenzione di portare un po’ in giro lo spettacolo “Senti e trema”, l’ultimo che ho scritto, che mischia stand up comedy, poetry slam, canzoni e twerking. Se ti viene in mente qualche posto dove portarlo, in tutta Italia e anche fuori (una volta, per dire, sono stato a Lugano), scrivimi che ne parliamo.
E poi me ne vado
Come ho anticipato la scorsa settimana, sabato lascio Milano e mi trasferisco a Novara. Ti aggiorno su come va, se ti va.
Per il momento basta anticipazioni, torno a fare scatoloni. Visto che rima che ho fatto? Sono un poeta del trasloco interregionale.
Il TED Talk della settimana
Cercando idee per il TED Talk di questa settimana, mi sono imbattuto in questa iniziativa: mandare lettere a casaccio. La protagonista, Hannah Brencher, nel 2011 aveva finito il liceo e al college si è trovata in un periodo depressivo. E allora ha iniziato a fare una cosa: scrivere lettere a sconosciuti e lasciarle in giro. Ne ha ricevute tantissime in cambio e ha pensato di trasformarle in un’iniziativa: The world needs more letters. Sconosciuti che inviavano lettere di carta ad altre persone per farle stare meglio.
Ho pensato: “Figurati se dopo 12 anni questa roba ancora sta in piedi”. Oh, sta ancora in piedi.
Suggerimento mio per l’estate: manda almeno una cartolina a un’altra persona. Qualche estate fa io ne ho inviate una cinquantina, e me ne sono arrivate anche di più. Da quanto non ne ricevi una? Ecco, inizia a spedirle e vedrai.
Una poesia breve per chi ha poco tempo
Una fila di zanzare in volo
forma un fluttuante ponte di sogni(Takarai Kikaku)
La versione tradizionale della newsletter torna a Settembre. Intanto mi trovi su Instagram, soprattutto, e poi un po’ in giro. Spero ti piaceranno le 4 puntate speciali di Luglio.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
“Nessuno ci toglierà i balli che abbiamo ballato”
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di comunicazione, customer care e poetry slam. Ho un progetto che si chiama “Complimenti”, unisce queste tre cose e aiuta le aziende a migliorare.
Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Organizzo poetry slam e insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni abbiamo un’agenzia che si chiama Slam Factory. La nostra trasmissione “Poetry Slam!” la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho scritto 5 libri e un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.