Ciao, io sono Ciccio Rigoli e questa è la newsletter che parla vagamente di public speaking, poetry slam, sport inutili e amenità varie.
Tutte le altre newsletter precedenti le trovi qui: Le newsletter precedenti.
Questo fine settimana ho avuto come un’illuminazione.
Nella vita ho fatto parecchie cose: scrivere libri, parlare in pubblico, creare spettacoli, esibirmi un po’ ovunque, ma uno dei miei sogni proibiti rimane quello di incidere un disco. Un disco di spoken word, diciamo di poesia musicata, in cui declamo alcune robe su una base musicale. Ci penso da un po’, e vorrei fare qualcosa di semplice, con un giro di basso e una batteria elettronica minimale, ma non sono mai riuscito a capire come fare e se fosse possibile comporre qualcosa di decente. In più, mettici pure che ho quarantanni e diventare una rockstar a quarantanni è quantomeno complicato.
Poi, sabato, la rivelazione. Ho scoperto gli Sleaford Mods. Un duo di musica post punk elettronica in cui il cantante declama i suoi componimenti su delle basi minimali con basso e batteria elettronica. Aspetta un attimo, ma è la musica che vorrei fare io! E infatti adesso sto ascoltando solo loro. Un incontro casuale ma fondamentale.
In più mettici che il cantante ha cominciato la sua carriera a quarantanni, ed ecco servita la combinazione esatta che mi serviva.
Quindi ho intenzione di ispirarmi a loro, e magari di mettermi a incidere qualcosa di questo tipo. Ma perché tutto questo pippone sul fatto che ho scoperto un gruppo musicale? Semplice, perché parleremo delle ispirazioni che vengono da altri e che possiamo rubare impunemente. Sempre a patto che manteniamo intatta la curiosità per il nuovo.
Ruba come un artista*
Ci sono quelli che hanno paura della parola “rubare” e preferiscono dire “ispirarsi”. Che è un po’ un’ipocrisia. In realtà le ispirazioni le rubi, ma la bellezza nel rubare le idee degli altri è che non le stai portando via, ma le stai rendendo tue mantenendo intatte le loro. Non sto parlando di rubare idee non ancora venute fuori, perché in quel caso si parla di furto di proprietà intellettuale, né di plagio bello e buono, perché in quel caso si parla di stupidità. Intendo dire che se rubi un concetto, un’ispirazione, un movimento a qualcuno non fai del male a nessuno. A patto che tu sappia bene come utilizzare la refurtiva.
Cosa farci con la merce rubata
La questione fondamentale non è rubare. La questione fondamentale è essere curiosi. E attenti. E studiare. E rielaborare.
A volte si ruba inconsapevolmente. Per farti un esempio che mi riguarda, ci sono dei toni di voce o delle inflessioni che uso abitualmente negli spettacoli e che solo anni dopo ho capito di aver preso da qualcun altro. Perché funzionano, e allora il mio cervello ha deciso di prenderle e usarle. Sono diventate mie quasi senza volerlo. E questo accade solo se riceviamo il maggior numero possibile di informazioni dall’esterno e siamo aperti a cosa vediamo e sentiamo.
Altre volte c’è un modo potremmo dire “volontario” di prendere le idee altrui. Hai visto una presentazione che graficamente ti sembra fatta bene e potrebbe esserti utile? Non stare lì a reinventare la ruota, prendi e usala. Certo, se poi anche i contenuti sono identici all’altra, beh, lì stai facendo l’errore contrario, ovvero non aggiungerci nulla di tuo. Ma so già che non lo farai, VERO?
Infine c’è il furto con scasso delle idee. Una persona ti racconta una sua idea non ancora uscita e tu la sfrutti a tuo vantaggio, portando un danno chi l’ha inventata. Ecco, in quel caso il mio giudizio morale su di te non sarebbe tanto soddisfacente, sappilo. E neanche quello degli altri.
Quindi, come in tutte le cose, occorre misura. Ispirati, ruba, metti assieme quello che vedi negli altri e crea qualcosa di tuo.
*Il titolo l’ho rubato a un libro molto interessante che si intitola, per l’appunto, “Ruba come un artista”. Per dire, anche io copio parecchio le idee degli altri, eh.
Il TED della settimana
Giugno è il mese del Pride, in cui si celebra la diversità di genere e si rivendicano i diritti della comunità LGBT+. Ma questo Giugno sta vedendo anche la rivendicazione dei diritti delle persone di colore, con le rivolte e le manifestazioni scatenate dall’uccisione di George Floyd. Insomma, speriamo sia davvero giunto il momento di smetterla di pensare a distinzioni su base sessuale, etnica, razziale, quello che vuoi e cominciare a pensarci come esseri umani e basta. Che poi le distinzioni e le discriminazioni sono sempre una stronzata, ammettiamolo, perché “arriva sempre qualcuno più puro che ti epura” (cit.).
Proprio per celebrare la diversità, il TED di questa settimana parla di inclusività, di diritti, di discriminazione e di come sia giunto il momento di fare qualcosa in prima persona invece di aspettare che siano sempre gli altri a muoversi. Un TED fatto molto bene anche a livello tecnico, peraltro, da cui puoi prendere ispirazione. Osserva soprattutto come chiude il discorso utilizzando un concetto che aveva detto in apertura. Un trucco che puoi rubare, sicuramente.
La mia identità è il mio superpotere
Sport inutili e dove trovarli
Con il divieto di assembramento, si stanno trovando nuovi modi per fruire degli spettacoli all’aperto. Una di queste soluzioni potrebbe essere il drive-in.
Al contempo, si stanno studiando regole per far disputare il campionato di calcio. Come fare a tenere distanti i giocatori in uno sport di contatto?
Potremmo avere la soluzione a entrambi i problemi: il car soccer. Uno sport in cui i contendenti giocano con un pallone gigantesco cercando di fare gol spingendolo in porta con l’automobile. Al posto dei massaggiatori, immagino ci siano i carrozzieri.
Se pensi che sia uno sport recente, sappi che la prima partita fu disputata nel 1920. Mi chiedo come mai non sia ancora sport olimpico!
Lo status Facebook della settimana
Bene, non rimane che salutarsi. Alla fine poi questa newsletter l’ho scritta io, volevo rubarla a qualcun altro ma, che ci vuoi fare, alla fine dei conti bisogna pure inventarsi qualcosa anche da soli.
Se ti va di condividere la newsletter, fallo pure e ruba cinque minuti a qualcuno a cui potrebbe interessare. Se hai domande o critiche o apprezzamenti o quello che vuoi, scrivimi pure che mi fa solo piacere!
Abbracci ruvidi in Sprechgesang (una parola nuova che ho imparato oggi)
Ciccio
La newsletter di questa settimana è stata scritta ascoltando ovviamente questo concerto degli Sleaford Mods. Non so se a te piaceranno, ma già solo il dj che si muove e basta accanto al cantante come se fosse un Mauro Repetto electropunk mi fa impazzire.