Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che con la scusa di parlare di public speaking e creazione di contenuti non sai mai alla fine dove vada a parare.
SPOILER: Oggi c’è anche un’offerta, il mio Black Friday, chiamiamolo così. Ma te lo svelo dopo.
Qualche sera fa non avevo nessuna voglia di fare niente. Quelle sere in cui sei lì davanti al computer, magari hai pure un po’ di torcicollo, e lo sai benissimo che non ne uscirà niente di buono e allora apri un nuovo documento Google, lo chiudi, lo riapri, scrivi 2 righe, le cancelli, e hai passato mezz’ora a non fare niente ma solo a ingannare te stessə.
E allora, una volta capito che non avrei creato niente, mi sono messo a studiare. Perché solitamente quando non riesco a fare niente la mia scappatoia è quella: imparare qualcosa. Magari non creo, ma almeno so qualcosa di nuovo, magari mi viene uno spunto, magari sblocco la situazione.
Studiare spesso è il mio Piano B. Non riesco a fare niente? Studio. Non trovo un’idea buona manco a pagarla? Studio e magari arriva. Non ho voglia di scrivere niente? Studio e guardo come sono brave altre persone a scrivere meglio di me.
Oggi però non parlerò di studio, ma di Piani B. Cosa fare quando le cose non vanno come vorremmo, come risolvere alcune situazioni, come trovare un appiglio a forma di zoccolo di gnu quando non si riesce né a scendere né a salire.
Eh, qua non va niente
Hai preparato tutto perfettamente, hai fatto delle slide bellissime, tutto è pronto per il lancio di un nuovo prodotto. Ed è proprio in quel momento, quando tutto è a posto, che può succedere la catastrofe. Server che vanno giù, proiettori che non funzionano, microfoni che decidono di ammutolirsi proprio quando è il tuo momento.
Calma, serenità, respira. In qualche modo la risolviamo, l’importante è non farsi prendere dal panico.
Quando una call crolla
Fino a ieri la fibra di casa sembrava una scheggia e con il tuo computer potevi gestire tranquillamente uno Shuttle, oggi sembra che vada tutto a manovella, ti muovi sullo schermo a scatti, la tua voce sembra provenire da un metallico oltretomba e non si carica niente. Proprio oggi che avevi una videoconferenza con i clienti oppure con il management. Che si fa? Ci si chiude in bagno a piangere?
Intanto, il primo accorgimento da seguire è fare sempre delle prove prima: verifica la velocità della connessione, che vada la telecamera, che il microfono faccia il suo mestiere.
Se il disastro succede durante la riunione, fare finta di niente può essere peggio che mai. Quindi vai per passaggi: disattiva il video e vedi se l’audio funziona, se continua a non funzionare niente prova a uscire dalla call e a rientrare, se continua a non funzionare prova il più classico degli spegni e riaccendi, se ancora non funziona prendi il telefono e collegati da lì usando la connessione dati.
La tua capacità di problem solving sarà apprezzata. E mi raccomando, chiedi scusa prima di effettuare le prove ma non andare nel panico. In qualche modo se ne esce, al limite si rinvia.
Senza slide non sono niente
Hai preparato delle slide poderose, poi il giorno della presentazione non funziona il proiettore. Che fai?
Questo è uno dei motivi per cui, non mi stancherò mai di ripeterlo, bisogna prepararsi bene prima e sapere tutto anche senza slide. Così, anche se non va la presentazione, la si può sfangare ugualmente.
In caso non andasse ma ci tenessi a farla vedere, sfrutta l’occasione per sdrammatizzare, dire “Che peccato, la presentazione era bellissima ma non potrete vederla”, a meno che dopo non ti lascino una mail in modo da inviargliela. E così raccogli pure dei contatti.
Ho lasciato tutto a casa!
Capita di uscire di casa, e magari ti dimentichi il computer con dentro tutto oppure i fogli della presentazione. E te ne accorgi solo quando ormai è troppo tardi per tornare a prenderli.
In questo caso ho una sola parola: Cloud. Metti tutto su Google Drive, su OneDrive, su Dropbix, dove vuoi, ma fai in modo che siano accessibili da dovunque. Non salvare mai niente in locale, per carità di dio. Anche perché se ti si dovesse rompere il computer potrai recuperare tutto altrimenti ciao, ricominci da zero tipo Gioco dell’oca.
Sapessi quante volte mi sono scordato di portare i testi ai poetry slam e ho benedetto il giorno in cui li avevo salvati nel cloud e li ho potuti recuperare poco prima dello spettacolo. Se fossi vissuto prima del cloud probabilmente oggi passerei le mie giornate a ricercare file in giro o peggio ancora fogli di carta persi chissà dove.
Il TED Talk della settimana
Oggi impariamo una parola nuova: Tribologia.
Se vuoi fare bella figura durante una cena, prova a chiedere alle altre persone di cosa si occupa la tribologia: difficilmente lo sapranno.
La tribologia è la scienza che studia l’attrito tra le superfici. Come si consumano le gomme delle auto, come si può sprecare meno energia per mandare i razzi nello spazio, e anche come ci si può lavare meglio i denti e come si possono lavare i denti a un cane. Giuro, c’è anche questo.
Lo spiega molto meglio di me Jennifer Vail, che alla tribologia ha dedicato la sua vita e lo spiega in questo talk. Un attrito che ha un suo fascino, bisogna dire.
Black Friday
Sabato 27 Novembre dalle 10 alle 13 faccio un corso online di public speaking. Costa €10, e se poi ti è piaciuto paghi i restanti €39.
Ma visto che siamo nella settimana del Black Friday, un’offerta irripetibile: solo le prime 3 persone che risponderanno a questa newsletter dicendo “Io io io io io!” potranno partecipare al corso senza versare i €10 euro iniziali. Volendo, potrebbero seguirlo gratis in pratica.
Quindi, veloce che i posti sono praticamente finiti!
Consigli non richiesti
Una nuova rubrica con un consiglio di scrittura rapidissimo, non richiesto, quasi pleonastico ma in questi tempi in cui sugli specchietti bisogna scrivere “Gli oggetti potrebbero apparire più piccoli di quanto siano in realtà” di cosa possiamo essere sicurз?
I puntini di sospensione sono 3. Non 2, non 4, non 5. Sono 3 e basta. E si usano preferibilmente a fine frase per indicare una sospensione, da cui il nome stesso “Puntini di sospensione”.
In nessun caso i puntini di sospensione possono sostituire la virgola. Anche l’aspartame può sostituire lo zucchero, ma non è la stessa cosa.
L’ISTAT ha calcolato che se venissero tassati i puntini di sospensione usati impropriamente al posto delle virgole, in 6 mesi sarebbe ripianato il bilancio dello Stato.
Quindi, non usare i puntini di sospensione al posto delle virgole, altrimenti…
Frasi da usare agli aperitivi
“Si, ma più che pensarti e pensarti
eventualmente incontrarti vorrei,
e più che scriverti e telefonarti
eventualmente baciarti vorrei”(Paolo Conte, Paso Doble)
Per questa settimana è tutto. Forse sei ancora in tempo per rispondere “Io io io io io!” alla mail e vincere uno dei 3 posti per il corso di Sabato. In caso andasse male, potrai comunque partecipare versando la quota d’iscrizione di €10.
Trovi tutti i dettagli del corso in questa pagina. Poi giuro che da settimana prossima non dico più niente sul corso, anche perché sarà passato e chissà se ne farò mai un altro. Magari è l’ultimo e poi mi ritiro sulle montagne dell’Abruzzo, chi può dirlo?
Grazie per aver seguito fino a qui
Tante care cose
Ciccio
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, poetry slam, content strategy, cultura e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Sto scrivendo la mia autobiografia a fascicoli. Ogni Sabato esce una nuova puntata, costa un euro al mese e puoi abbonarti qui: Autobiografia di un Ciccio.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole. Il prossimo corso è il 27 Novembre.
Come Content Strategist, curo la comunicazione e i testi di aziende di ogni tipo. Posso scrivere qualsiasi cosa con qualsiasi stile.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” su Zelig TV. Adesso la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho scritto 5 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie, un manuale tecnico sul libraio digitale e un manuale sul poetry slam. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter potresti trovare delle ə invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo.
Playlist
Questa newsletter è stata scritta ascoltando il disco Aguaplano di Paolo Conte. In realtà lo ascolto ininterrottamente da una settimana, e fino a una settimana fa non mi ero mai accorto che fosse di una bellezza così sconvolgente.