Oh, ma ti ricordi di quando uscivamo con gli amici e nientedimeno ci abbracciavamo? C’erano anche dei parenti della mia ex moglie che mi davano 3 baci sulla guancia (da loro si usava così). Oggi sarebbero quantomeno incriminati per possesso di armi batteriologiche.
Comunque, siamo qui a scontare una quarantena non forzata ma consigliata in questa valle di autocertificazioni rinnovate, e a farci forza per tener su il morale e non crollare per il troppo tempo libero. Io mi sento come quando devi parcheggiare in uno spazio larghissimo con la macchina. Se devi parcheggiare stretto, parcheggi perfetto. Se hai un sacco di spazio, parcheggi male ad almeno un metro dal marciapiede. E io mi sento così con tutto questo tempo fintamente libero: a un metro dal marciapiede.
Ma andiamo con i consigli, i suggerimenti, quelle robe lì che magari possono tornarti utili quando la vita sarà nuovamente simile alla normalità.
Il consiglio di public speaking: La scaletta
Quando si parla davanti a un pubblico c’è sempre quell’ansia di sapere tutto. Quindi cosa si fa? Si impara tutto a memoria, giusto?
Ecco, diciamo che è la peggiore cosa che si possa fare nella vita, imparare tutto a memoria. Esattamente lo stesso errore che si faceva al liceo imparando tutto a memoria. Devi parlare di un argomento che conosci, vero? Devi dire qualcosa che sai, no? E allora cosa devi imparare a memoria? Qualcosa che già sai?
Quello che manca solitamente in un discorso è un’organizzazione dei concetti. Sapere che questo viene dopo di quello, dopo di quell’altro, e infine dopo di quello. Una sequenza. Per questo conviene usare non un discorso completo scritto, ma una scaletta degli argomenti. Ritornano utili i suggerimenti del mio professore di filosofia del liceo: una scaletta ragionata senza usare verbi se non all’infinito, che racchiudano una quantità di concetti estensivi ma non troppo. Se poi vuoi scrivere tutto il tuo discorso, fallo prima ma poi suddividi i concetti in paragrafi ristretti. Esempio:
Mago adolescente
Scuola di magia: descrizione
Amici del maghetto
Sport con scopa volante e palla
Di chi sto parlando? Di Harry Potter ovviamente, ma invece di fare un discorso lunghissimo, ho racchiuso 4 concetti base in una scaletta di 4 punti. Bastano questi 4 concetti e ci puoi costruire un discorso di almeno 20 minuti, senza perdere di vista la corretta sequenza.
Ah, sì, sto mettendo Harry Potter perché mentre scrivo sto guardando il quinto episodio della saga. Non l’ho mai vista prima, ci crederesti?
Hai presente quando vedi degli speech di Americani in cui hanno delle schede in mano? Ecco, in quelle schede ci sono dei concetti che poi spiegano meglio nel discorso. Per averne un’idea, guarda il talk che suggerisco qui sotto.
(Visto come sono bravo a collegare gli argomenti? Meglio degli sceneggiatori di Nteflix!)
Il TED Talk di oggi: Il coronavirus spiegato bene
Nel TED Talk di oggi parliamo di coronavirus. Abbiamo bisogno di un’altra persona che ci spieghi cosa ca**o sia questo coronavirus? Io dico di sì, perché lo spiega bene, con cognizione di causa, ci da alcune dritte e ci spiega il come, il quando e il perché. E non lo fa in 45 minuti di trasmissione della Gruber con opinionisti a casaccio, ma usa 15 minuti perfetti per dire tutto. In più, usa le schede di cui parlavo prima, così puoi vedere come si struttura una scaletta e a cosa serve. Fidati, è un gran discorso.
Perché il coronavirus ci sta colpendo
Lo sport inutile della settimana
Quante volte, guardando una pozzanghera fangosa, ti è venuta voglia di buttartici dentro e fare una bella nuotata? Mai, vero?
E qui ti sbagli, perché c’è gente che lo fa e compete addirittura in un campionato del mondo. Esiste dal 1989 il “Bog snorkeling world championship”, ovvero il mondiale di nuoto nella palude. 110 metri di nuoto in quelle belle acque con la melma, strano non sia ancora diventato sport olimpico.
Su Wikipedia trovi anche l’albo d’oro, se vuoi iscriverti alla prossima edizione sei ancora in tempo.
Lo status facebook della settimana
E anche questa terza settimana è andata. Se hai qualsiasi consiglio, suggerimento, critica, apprezzamento, sono qui per ascoltarli. Così la miglioriamo insieme questa newsletter, no?
Quindi se c’è qualcosa che ti piace, oppure non ti piace, oppure vorresti approfondire, sono a disposizione. Scrivimi pure, tanto che altro ho da fare a casa?
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Un abbraccio a distanza di sicurezza e con i guanti
Ciccio Rigoli (profeta del non proprio)
PS: nell’ultima newsletter c’erano 3 refusi. Scusami, spero siano di meno o assenti questa volta. Grazie a chi me li ha segnalati!