Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di public speaking, business writing e poetry slam. Mancano 60 giorni a Natale, anche se i cappotti dormono ancora negli abissi degli armadi. Mi sembrava giusto ricordartelo.
Martedì mattina c’è stato il discorso del nostro nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sì, lo so che tecnicamente dovrei declinarlo al femminile, ma io sono a favore dell’autodeterminazione di genere e quindi Giorgia Meloni (he/him) può decidere di farsi chiamare come gli pare.
Un grande passo avanti nelle questioni di genere. Si scherza, ovviamente.
Comunque, la questione non sta nella modalità con cui chiameremo il Premier. Visto che qui si parla di Public Speaking e non si discute di politica, volevo soffermarmi un attimo su come la Donna, Madre e Cristiana Giorgia Meloni ha letto il suo discorso alla Camera.
Cioè, male.
Non è un discorso politico, il mio. Si tratta proprio di una scarsa capacità oratoria dimostrata in questa occasione, soprattutto perché il discorso era scritto e, se proprio devo dire la verità, non era neanche così pessimo. Aveva una struttura decente, dei buoni collegamenti tra le varie parti, delle metafore forse un po’ abusate e tirate troppo in lungo ma comunque comprensibili, dei punti enfatici che erano facili da ricordare in seguito.
Non un discorso che passerà alla storia, ma neanche uno di quelli per cui ti viene da dire: “Ma chi l’ha scritta ‘sta schifezza?”. Diamo un 6 e mezzo al testo, insomma.
Il problema è che, sarà stata la tensione, sarà stato il proco tempo per prepararlo e ripeterlo, ma ci sono stati parecchi errori: inciampi, ripetizioni, parole sbagliate, intonazioni fuori luogo.
Perché non basta aver scritto un discorso per avere la certezza di riuscire a riportarlo correttamente a voce. Bisogna saper leggere rapidamente e in maniera fluida, conoscere sufficientemente bene cosa c’è scritto sopra (soprattutto se il discorso l’ha scritto qualcun altrз), capire dove mettere le pause, dove alzare il tono e così via.
Che poi per tutte queste cose basterebbe farsi dei segni sul foglio. Qui enfatizzi, qui fai una pausa, delle semplici annotazioni che ti aiutano a orientarti soprattutto in un discorso di oltre un’ora.
Gli errori maggiori fatti dal nostro Premier però li ho trovati, oltre che negli intoppi, soprattutto in due punti: la “Sindrome da soap opera” e la disidratazione.
La sindrome da soap opera
Avrai capito sicuramente di cosa sto parlando: l’eccessiva enfasi nella recitazione, facilmente riscontrabile negli attori scarsi e nelle produzioni senza pretese. Per intenderci, se hai visto Boris, quella recitazione che fa esclamare a René Ferretti: “Ma questa è una cagna maledetta!”.
(Capirai anche che non potevo chiamarla “La Sindrome da cagna maledetta”, sarebbe stato facile essere frainteso e forse anche denunciato per vilipendio).
Parlare in maniera enfatica, sottolineare troppo le parole facendo pause lunghissime, oppure il sospirare continuo tanto caro anche alla maggior parte della fiction italiana, ecco, bisogna saper usare tutto questo con parsimonia. Se possibile, non usarlo proprio. Il Presidente del Consiglio l’ha usato parecchie volte.
La disidratazione
A un certo punto Giorgia Meloni ha detto “Sto a morì”. L’agitazione secca le fauci, fa perdere ogni salivazione, quindi il consiglio è: “Bevi”. Ricordati l’acqua, bevi quando ne hai la possibilità, sembra una ca**ata ma può fare la differenza.
Presidente, si ricordi di bere prima e durante i prossimi discorsi. Questo consiglio glielo regalo a gratis.
Però devo ringraziare il Presidente del Consiglio, perché mi ha ricordato che nel corso che farò il 5 Novembre ci sarà un modulo dedicato alla lettura in pubblico che penso possa essere molto utile. Te l’avevo già detto che faccio un corso di Public Speaking il 5 Novembre?
Public Poetry Speaking Live - 5 Novembre, Milano
Lo so, ne ho già parlato tanto ma magari ci stai ancora pensando.
Il 5 Novembre faccio un corso dalle 10 alle 18 in cui partendo dal poetry slam impariamo a parlare meglio in pubblico.
Trovi tutte le informazioni in questa pagina. Per chi riceve la newsletter il corso costa €120 invece che €150.
Il TED Talk della settimana
Dura solo 8 minuti ma rimani a bocca aperta. Un borseggiatore eccezionale che spiega come funziona il meccanismo dell’attenzione. Con tanto di spiegazione pratica e la voglia di riguardarlo per capire in quale preciso momento sono avvenute alcune cose inspiegabili.
Io l’ho già riguardato 3 volte e non è che abbia capito benissimo come sia possibile fare quello che fa ma lui ci riesce, quindi è possibile. Anzi, ora me lo riguardo di nuovo.
Poetry slam, poetry slammer
Camminatore, degustatore di salami certificato, artista poliedrico, “mangiautore”, scrittore e performer. C’è solo un poeta che risponde a tutte queste definizioni: Alessandro Burbank.
L’avevo già inserito in qualche altra newsletter probabilmente, ma nel frattempo ha fatto tante di quelle cose nuove che vale la pena parlarne di nuovo.
Alessandro è molto giovane, ma ha cominciato ad appena 17 anni con i poetry slam quindi ha una lunghissima esperienza. E partendo dal poetry slam si è poi misurato con tante altre forme d’arte non esattamente ortodosse, come ad esempio la camminata e la palestra.
Cosa c’entrano con la poesia? C’entrano, perché Burbank ha camminato e ha declamato per migliaia di chilometri ormai, documentando tutto su Instagram, e il suo ultimo progetto è “Il Mangiautore”, in cui mette assieme la sua esperienza in palestra con il suo piacere nel mangiare e nel declamare.
Ti lascio qui sotto la puntata Zero di questo progetto, e se ti capita di essere a Torino dal 26 al 30 Ottobre vallo a vedere all’Off Topic.
Una poesia breve per chi ha poco tempo
A Filicudi
tutti nudi
a mangiare
i pesci crudi(Stefano Benni - Filicudi)
Anche per questa settimana è tutto, ti saluto in questo Ottobre che sembra più Settembre o Maggio. Un cordiale saluto a quelli che vendono cappotti e piumini perché mi sa che la loro stagione non è ancora arrivata.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
PS: Se è la prima volta che leggi questa newsletter e vuoi iscriverti, te ne sarò grato
La biografia del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, business writing e poetry slam.
Collaboro con alcune aziende per elaborare strategie di comunicazione e scrivere testi che funzionano, piacevoli da leggere.
Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Organizzo poetry slam e insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni abbiamo un’agenzia che si chiama Slam Factory. La nostra trasmissione “Poetry Slam!” la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho scritto 5 libri, l’ultimo è un manuale sul poetry slam.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.