Quando andavo a scuola giravano un sacco di aforismi di Jim Morrison. Non so se davvero il buon vecchio Jim avesse scritto tutte quelle cose, ma ricordo che le Smemorande delle mie compagne di classe erano tempestate di roba tipo “Se un giorno ti svegliassi e non vedessi il sole, o sei morto o sei il sole”. Non so quale concetto volesse far passare questo aforisma, ma ammetterai che ha una sua eleganza.
Tutti noi viviamo di citazioni. Netflix ha rimesso in catalogo Boris, e non passa giorno che io non citi almeno una frase di quel capolavoro di serie. Frasi che sono rimaste nell’immaginario collettivo e che, quando vengono citate, stimolano qualcosa dentro e fanno nascere la complicità tra gli adepti.
(Se non hai mai visto Boris, ti invidio molto. Vuol dire che potrai gustartelo per la prima volta. Fatti un favore, e guardatelo. Mi ringrazierai).
Perché gli aforismi o le citazioni funzionano? Semplice, perché sono brevi, incisivi e si fanno ricordare. E, se usati bene, sono un’arma micidiale quando parli in pubblico.
Oggi parliamo perlappunto di aforismi e citazioni. Quindi: “Attention! Trois, deux, un, (fischio d’inizio)” (cit.)
Usare le citazioni, spiegato bene (come direbbero sul Post)
Tutti citiamo sempre qualcosa o qualcuno. Da quando diciamo “Ti ricordi cosa diceva sempre la nonna?” a quando usiamo qualche frase famosa di un film, la citazione è uno strumento che, ammettiamolo, funziona. Funziona soprattutto perché consente al cervello dell’ascoltatore di fare 2 cose: capire subito il concetto e soprattutto, se conosce già la frase, non fare la fatica di imparare qualcosa di nuovo. Il cervello è pigro e, meno gli si dà da lavorare, meglio è. Certo, bisogna anche usarle bene, perché non è la dimensione della citazione che conta, ma come la si usa.
Oggi voglio darti 2 consigli sulle citazioni e un esempio poetico.
1) Non essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
Il mondo è pieno di citazioni, frasi famose, gente importante che dice cose memorabili. Ecco, per una volta, cerchiamo di essere un po’ originali e di non usare sempre le stesse. Se chiudi il tuo discorso con “Stay hungry, stay foolish” oppure con “Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo”, ecco, temo tu stia dimostrando più che altro una certa banalità. Cerca invece la citazione particolare, magari da una canzone, magari usa un autore che il pubblico non si aspetta. Dimostrerai originalità e grazie alla sorpresa consentirai al pubblico di memorizzare meglio l’informazione.
Che poi, per dire, la frase di Gandhi sul cambiamento ultimamente l’hanno messa come slogan sui cestini della spazzatura a Milano. Diciamo che potevano utilizzarla meglio, povero Gandhi, costretto a fare da testimonial alla monnezza.
2) Usala bene
Le citazioni sono perfette da usare nelle slide. Se usi una citazione, scrivila bella grande, indicando ovviamente anche l’autore, e costruisci il discorso attorno ad essa lasciandola come sfondo.
Se non dovessi avere le slide, quando la dici dalle la giusta importanza, staccala dal resto del discorso, introducila dicendo: “Come diceva [AUTORE DELLA FRASE]” e, soprattutto, dilla bene. Quando avrai finito il tuo discorso molti ascoltatori avranno quella frase impressa in testa e da quella potranno recuperare il resto del tuo discorso. Si tratta di un gancio mnemonico che funziona alla grande.
3) Stravolgi la citazione
Una delle mie poesie preferite di Guido Catalano, famoso “poeta professionista vivente”, si intitola Fuor di metafora. Solo che nessuno la conosce con questo titolo, perché tutti la chiamano “Il Cocciantone”.
La poesia parte dalla canzone Margherita di Riccardo Cocciante e la stravolge completamente. Questo è l’incipit:
volevo salir su
su nel cielo su
pigliarti una stella
come diceva il Cocciantone
volevo fare in modo, come diceva il Cocciantone
che tu al risveglio non mi potessi più scordare
Se conosci la canzone originale, vedi subito che la poesia fa ridere proprio perché la prende in giro. Se si usasse la stessa tecnica con una canzone sconosciuta, o se il pubblico non conosce la versione originale, probabilmente non farebbe ridere.
Quindi usa pure le citazioni, se sono molto famose magari stravolgile, tienile da parte nella tua cassetta degli attrezzi e vedrai che ti salveranno e saranno molto apprezzate.
E ti consiglio anche di ascoltare la poesia letta da Guido Catalano stesso.
Il TED della settimana: 10 suggerimenti per comunicare meglio
Questo TED è una bomba a mano. Lei è bravissima, coinvolge il pubblico, fa due o tre battute da manuale e, per ricollegarmi a quanto detto sopra, usa le citazioni con grande criterio.
Magari segui già queste regole, ma ripassarle non fa mai male. Soprattutto quando dice che è fondamentale ascoltare cosa dice l’interlocutore invece di pensare solo a quello che dobbiamo dire noi.
Una bella scoperta, questa settimana.
10 suggerimenti per comunicare meglio
Sport inutili e dove trovarli
Pensi che il braccio di ferro sia uno sport troppo conosciuto e vuoi andare oltre? Bene, è il momento di scoprire il dito di ferro, meglio conosciuto come Fingerhakeln.
In pratica i concorrenti si mettono ai due lati di un tavolo, agganciano con il dito medio un anello di cuoio e tirano finché uno dei due non viene lanciato oltre la metà del tavolo. Lo chiamano anche “Wrestling con le dita”, io lo chiamerei “Visto che abbiamo bevuto un casino di birra e non sappiamo cosa fare, perché non cerchiamo di slogarci le dita in maniera stupida?”.
Uno sport diffuso soprattutto in Baviera, Austria e Scandinavia. Se pensi di avere le dita abbastanza forti, puoi iscriverti ai campionati.
Magari prima allenati portando le buste della spesa con un dito solo su per le scale.
Che poi a me quando dicevano “Tirami il dito” succedeva tutt’altro, spero non sia la stessa cosa per i Bavaresi.
Lo status Facebook della settimana
E per questa settimana, tra citazioni e dita tirate, è tutto.
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Puoi anche farmi sapere se hai apprezzato e se c’è qualcosa che si può migliorare, che non si sa mai.
Infine, come diceva quello, “Un giorno senza sorriso è un giorno che porca miseria, proprio oggi non ho sorriso per niente, mannaggia” (Charlie Chaplin).
Abbracci copiosi, copioni e molto poco Italiani
Ciccio
PS: questa newsletter è stata scritta ascoltando questo concerto dei Police. Facendo rinascere in me la voglia di invecchiare come Sting. Ci metterei la firma, ci metterei.