Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di public speaking, business writing e poetry slam. Questa è l’ultima dell’anno ma non temere, torniamo a Gennaio. Che poi, torniamo chi? Torno io, per il momento sono unipersonale (come dicono in Camera di Commercio).
C’è un libro che ho comprato qualche anno fa, si chiama Schottenfreude e il sottotitolo recita: “Nuove parole tedesche per la condizione umana”. Sono parole tedesche inventate (io ho una certa fissazione per il tedesco anche se non lo parlo) e descrivono sensazioni che tutti abbiamo provato ma che non siamo in grado di esprimere con parole comuni, come l’infantile gioia di essere accolti all’aeroporto oppure provare imbarazzo quando si è di fronte a una coppia che discute.
Il tedesco, che è lingua duttile, combinando altre parole riesce a esprimere più o meno ogni cosa.
Una delle parole inventate che preferisco è Extrawursttagsgefühl, che descrive “la sensazione irrazionale che il giorno del tuo compleanno sia un giorno speciale”.
Ecco, io oggi provo quella sensazione, visto che è il mio compleanno e il giorno del mio compleanno lo considero sempre un po’ una festa. Così questa newsletter non poteva essere che anch’essa un po’ speciale, non fosse altro che è l’ultima dell’anno.
Visto che vivo questa triste condizione di festeggiare il compleanno negli ultimi giorni dell’anno, solitamente ne approfitto per fare anche un po’ un bilancio. Che poi uno o una il bilancio potrebbe farlo quando vuole, ma alla fine dell’anno pare sia obbligatorio. E chi sono io per sottrarmi a questa consuetudine?
Quindi, cosa ho fatto quest’anno? E perché dovrebbe interessarti? Facciamo così: io te ne parlo, se non ti interessa vai oltre. Giuro che non mi offendo.
A cosa ho lavorato
Quest’anno ho lavorato con un cliente molto interessante (non faccio nomi perché sono pur sempre un professionista legato alla riservatezza. Ovviamente se ti interessa sapere chi è puoi chiedermelo in separata sede) e mi sono occupato di strategie di comunicazione. Devo ammetterlo, mi piace moltissimo farlo.
Ho ristrutturato newsletter, trovato parole chiave da usare, stabilito una strategia da mettere in pista, coinvolto chi lavorava in azienda e non aveva mai partecipato alle attività di comunicazione. Un progetto grande, ma che mi ha portato grandi soddisfazioni e mi ha fatto capire cosa vorrei fare come lavoro: strategie.
Sembra incredibile, ma spesso chi non riesce a comunicare cosa fa la propria azienda è proprio chi quel lavoro lo fa. Io mi metto lì, ascolto, guardo, analizzo, faccio i miei schemini, e tiro fuori quello che serve per farlo vedere anche alle altre persone. Che ti devo dire, mi piace e credo di essere anche abbastanza bravo a farlo. Il prossimo anno credo che lo dedicherò a specializzarmi in questo.
Oltre a questo ho scritto tantissimo e di qualsiasi argomento: analisi dei dati, argomenti legali, design, programmazione informatica, moda, insomma, ho imparato un sacco di cose e spero di averle comunicate bene a chi leggeva.
Quindi, se per il prossimo anno ti servisse qualcuno che scrive bene e di qualsiasi argomento, parliamone!
Cosa ho insegnato
Questo è stato anche l’anno dei corsi, sia online sia in presenza. Ho tenuto per la prima volta un corso di business writing, che è andato molto bene, e diversi corsi di public speaking sia online sia dal vivo.
Confesso che mi piace molto insegnare, condividere con altre persone quello che so, e trasmettere qualcosa di nuovo. Torneranno i corsi il prossimo anno? Ma ovviamente, anzi, bien sûr, come diciamo noi che alle medie abbiamo fatto francese perché, si sa, il francese è la lingua del futuro. O, almeno, questo è quello che pensavano in Calabria nei primi anni Novanta, quando ho fatto le medie io.
Quindi, per il prossimo anno ci saranno dei nuovi corsi. Non ho ancora stabilito il calendario ma arriverà presto. Facci un pensierino, intanto.
Cosa ho vissuto
Capirai che questo me lo tengo per me. Come anno è stato impegnativo, ma non credo sia questa la sede per parlarne. Sono ancora qui a parlarne, e tanto basta.
Facciamo così: questa potrebbe essere l’ultima newsletter dell’anno, ma se ti va la prossima settimana ne faccio un’altra speciale con quello che ho letto, visto, ascoltato e chi più ne ha più ne metta. Che dici, la faccio?
Mentre ci pensi, vado a festeggiare il mio compleanno. Che sarà anche una sensazione irrazionale, ma a me sembra sempre davvero un giorno molto speciale.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio