Questa è la prima newsletter che mando. Io sono Ciccio Rigoli, mi occupo di poetry slam, public speaking, editoria, startup e, più spesso, stupidaggini. E toh, guarda un po’, sono proprio questi gli argomenti di cui andrò a parlare.
Giustamente potresti dire: “Ma che mi frega a me delle startup? Io sono qua per la poesia!”. O, viceversa, “Ma a me interessano le startup, cos’è questo poetry slam di cui vai cianciando?”. Beh, la newsletter si intitola non proprio, il che vuol dire che parleremo di argomenti diversi che conosco bene in maniera approssimativa. Che poi è un po’ il mio stile di vita, sapere le cose bene in maniera approssimativa. E per dimostrarti che le cose le so, la figura retorica che ho appena utilizzato si chiama “ossimoro”, ovvero due cose in contrasto accostate per creare nuovi significati. Vedi ad aver fatto il classico? (Mia mamma ci teneva che lo dicessi).
Quindi, pronti? Via, allacciate le cinture che si inizia con la prima.
Il consiglio di public poetry speaking della settimana
In questi giorni di coronavirus e quarantena ho ripreso in mano un progetto che avevo fatto partire e poi accantonato: un corso di public speaking ispirato al poetry slam, ovvero quella disciplina che vede dei poeti sfidarsi sul palco ed essere giudicati dal pubblico. Ogni settimana ti darò un consiglio nuovo per parlare davanti agli altri.
Il primo è ispirato a una delle regole fondamentali del poetry slam: ogni poeta ha 3 minuti per dire la propria poesia. Oltre i 3 minuti, riceve una penalità.
Come possiamo declinarlo nel public speaking? Semplice: SII BREVE, per la miseria!
Se ti danno 5 minuti, fai 4 minuti e mezzo ma sii interessante. Considera che se hai 5 minuti, le persone si aspettano che tu parli 5 minuti al massimo. Oltre questo tempo, staccano il cervello e non vedono l’ora che tu te ne vada. Dico davvero, è impressionante se ci pensi.
Quindi, la prossima volta che parli in pubblico, anche in una riunione, sii breve. Dici poche cose ma bene, gli ascoltatori apprezzeranno. A nessuno piacciono i logorroici, o meglio, piacciono solo a loro stessi. Pensa tu che gioia per gli altri, invece.
Conosci TED?
Io sono un grande appassionato di TED Talk. Su di me hanno lo stesso effetto delle serie televisive, ogni tanto vado in fissa e ne guardo 6/7 in fila. Ognuno ha le sue perversioni.
Questa settimana ti presento un TED che ho visto recentemente e che parla del segreto della felicità. Che come argomento diciamo che è un po’ presuntuoso, però è un discorso fatto davvero bene e ha una cosa di molto buono: è uno dei TED che mi ha fatto più ridere nella storia. Fa riderissimo e dimostra come si possano dire cose serie facendo parecchio divertire. Fammi sapere cosa ne pensi dopo averlo guardato.
The happy secret to better work
Sport inutili e dove trovarli
Visto che ci occupiamo di approssimazione, un’altra delle mie grandi passioni è quella degli sport inutili. Non seguo il calcio ma se si tratta di una disciplina sportiva sconosciuta è probabile che la conosca. L’ultima che ho scoperto è l’avvincente Bürostuhlfahren, ovvero “Corsa delle sedie da ufficio”. In pratica ogni anno a Ludwigsburg, in Germania, dei simpatici Teutoni si sfidano uno contro l’altro su delle sedie da ufficio. Spero che un giorno facciano anche una versione sul ghiaccio utilizzando gli sgabelli ergonomici, che secondo me come slittini sarebbero perfetti.
Ah, se ti interessa, in diverse città italiane dovrebbero fare l’omologa “Carega Race”. Se ti vuoi allenare, puoi iniziare in ufficio appena ci tornerai. Occhio agli spigoli delle scrivanie, però.
Lo status della settimana
Ogni settimana, il mio status su facebook che ha preso più like. Non so se sei d’accordo, ma questo pare sia andato tanto bene da dare il titolo a questa prima newsletter.
Detto questo, siamo giunti ai saluti. Grazie per aver letto fin qua, spero questa prima newsletter ti sia piaciuta. In caso, fammelo sapere. Qualora non ti fosse piaciuta, va bene uguale. Però fammelo sapere lo stesso, su, così magari la miglioro per la prossima volta.
Baci e abbracci, ma a dovuta distanza di sicurezza. Speriamo di abbracciarci presto davvero.
Ciccio Rigoli, profeta del “non proprio”.
Se ti va, puoi condividere questa newsletter cliccando sul pulsante qui sotto.
Metti che i tuoi amici si vogliono iscrivere alla gara di sedie da ufficio? Sarebbe crudele impedire loro di sfasciarsi il naso sull’asfalto!
Ciccio, sei di un'arguzia e simpatia irresistibili. Sarebbe stato bello avere il video "Ted Talk" con i sottotitoli. Ma, d'altronde, capisco che non l'hai fatto per darci una mossa a imparare una lingua nuova. Grazie. Un abbraccio. Michele