Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale che parla di public speaking, business writing e poetry slam. Poi ogni tanto ci aggiungo delle cose diverse ma solo perché sono un indeciso cronico.
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Quando ancora andavo all’università un giorno ho pensato: “Chissà come si fa la pasta in casa?”. Una delle dirimpettaie sapeva farla, sono andato a chiederle una mano e dieci minuti dopo stavo mettendo le mani nella farina e tirando fuori dei maltagliati.
Non ci vuole niente a fare la pasta in casa, eppure pochissime persone si mettono a farla. Lo stesso per fare il pane, ci vuole pochissimo per farlo ma sembra che lo abbiamo scoperto solo durante il lockdown. Lasciando tutti quei lieviti madre a marcire una volta che siamo statз liberatз.
Non vale solo per quanto riguarda la cucina, ci sono moltissime altre cose che si potrebbero imparare in breve tempo eppure ci sembrano inarrivabili: l’uncinetto, il valzer, il mambo, la pesca a mosca, gli accordi senza diesis al pianoforte…
In uno dei miei libri preferiti, ovvero Baol di Stefano Benni, c’è un passo che dice: “C’è gente che muore senza saper ballare il valzer. Basterebbero due ore della loro vita e un amico ballerino. Macché, niente! Muoiono senza sapere ballare il valzer (e dio sa quanto gli piacerebbe)”.
Ecco, il più delle volte penso sia proprio la pigrizia innata che ci fa dire: “Tanto non lo so fare, perché dovrei provarci?”. Cosa che mi capita spesso quando parlo di public speaking, solitamente mi dicono: “No, ma io in pubblico non so proprio parlare, non ci riesco, non ci riuscirei mai, ecc.”. Come se io o chiunque sta sul palco ci fossimo natз, là sopra. SPOILER: no, non ci siamo natз. L’abbiamo imparato.
Sia chiaro, lo dico spesso anche a me stesso che tanto una cosa non la so fare, e forse non dovrei nemmeno provarci parché tanto non riesco. Però non è che se una cosa non si è fatta mai allora di sicuro non ci si riesce. Certo, è difficile pensare di diventare magari campioni olimpici a una certa età, ma del resto la stragrande maggioranza delle persone vive senza aver mai partecipato alle Olimpiadi e conduce un’esistenza serena.
Come mai tutto questo pippone, ti chiederai? Semplice, sto promuovendo il mio corso di public speaking che faccio a Novembre. Credo che tutto quello che ho raccontato prima si chiami storytelling, ma a me piace di più pensarlo come “Discorso motivazionale gratuito finalizzato alla vendita”. Che non sarà gradevole come storytelling, però almeno è più onesto.
PS: Peraltro io il valzer, il mambo e gli accordi senza diesis al pianoforte li so fare. La pesca a mosca ancora no, ma solo perché non mi interessa. L’uncinetto, potrei provarci.
Vuoi imparare a parlare in pubblico?
Allora, probabilmente non posso insegnarti a diventare il più grande o la più grande speaker al mondo, ma stando sul palco negli anni qualcosa ho imparato.
Partendo dal poetry slam, vedremo come si fa a organizzare un discorso, creare una presentazione, gestire l’ansia e tutti quei trucchi e suggerimenti che ci possono far fare bella figura di fronte a un pubblico. Senza svenire per la tensione.
Il corso è il 5 Novembre, dal vivo, a Milano.
Per chi è iscrittǝ alla newsletter costa €120 invece che €150. 8 ore di lezione intense e, ti dirò, anche abbastanza divertenti. O almeno così dice chi ha già seguito il corso in passato.
Se vuoi iscriverti ma hai dei dubbi, scrivimi pure.
Trovi tutte le informazioni spiegate bene in questa pagina.
Il TED Talk della settimana
Visto che questa settimana parliamo di imparare e del fatto che tanto non ci riusciremo mai a fare alcune cose, questo TED Talk capita a proposito.
Parla di neuroscienze e apprendimento nei bambini. Che non è poi un argomento così assurdo, anzi, è uno degli argomenti di cui più spesso si parla nei TED. Solo che stavolta c’è una particolarità: la speaker ha 7 anni. Ed è molto più brava di tantз altrз speaker che ho visto.
Certo, c’è un po’ quell’effetto alla “Bravo bravissimo” di Mike Bongiorno, con i bambini prodigio che fanno cose strabilianti, ma ti consiglio davvero di vederlo.
A proposito: ma sono l’unico che si ricorda di “Bravo bravissimo” con Mike Bongiorno?
Poetry slam, poetry slammer
Forse di questo poeta ne ho già parlato in un’altra newsletter, comunque volevo portare alla tua attenzione un’opera di Luca Bernardini, campione italiano di poetry slam nel 2018 e vicecampione mondiale nel 2019.
Si tratta di Fanta, una poesia che parla esattamente di questo: della Fanta, la bibita. Cosa ci sarà mai di interessante nella Fanta? Ecco, appunto, proprio di questo parla la poesia.
Che poi ci si potrebbe chiedere: “Come nasce una poesia?”. Può nascere anche così, di fronte a un distributore di lattine.
Una poesia breve per chi ha poco tempo
Avevo bisogno di parlare con mia sorella
parlarle al telefono intendo
come facevo ogni mattina
e anche la sera quando i
nipotini dicevano qualcosa che
ci stringeva il cuore
Ho chiamato il suo telefono ha squillato quattro volte
potete immaginarmi trattenere il respiro poi
c'è stato un terribile rumore telefonico
una voce ha detto questo numero non è
più attivo che meraviglia ho
pensato posso
ancora chiamare non hanno assegnato
il suo numero a un'altra persona malgrado
due anni di assenza per morte.
(Grace Paley - Avevo bisogno di parlare con mia sorella)
E anche per questa settimana è tutto. Ci risentiamo giovedì prossimo, anche se sto pensando di cambiare il giorno di pubblicazione e passare al venerdì. Tu che ne dici? Troppa concorrenza, visto che il venerdì ricevo un sacco di altre newsletter? O forse mi conviene mettermi in quel carnaio? Non lo so, ci penso.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
La biografia del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, business writing e poetry slam.
Collaboro con alcune aziende per elaborare strategie di comunicazione e scrivere testi che funzionano, piacevoli da leggere.
Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Organizzo poetry slam e insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni abbiamo un’agenzia che si chiama Slam Factory. La nostra trasmissione “Poetry Slam!” la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho scritto 5 libri, l’ultimo è un manuale sul poetry slam.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter trovi delle ə e delle з invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo. Se non ti dovesse piacere il linguaggio inclusivo, mi farei qualche domanda, francamente.