Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, una newsletter che parla di public speaking e comunicazione in generale. Oggi di comunicazione e guerra, da cui non si può prescindere.
Non avrei voluto parlare della guerra in Ucraina, ma davvero non credo si possa fare altro in questi giorni, e difficilmente riesco a parlare di altro. Per quanti sforzi si facciano, ogni informazione diversa sembra superflua, fuori luogo, forse anche inutile.
Anche se siamo in pieno svolgimento, e speriamo davvero finisca presto, non si può non riflettere su come questa sia la prima guerra davvero in diretta 24 ore su 24 che abbiamo mai vissuto. Liveblogging, dirette, video, addirittura morti in diretta. Perché per quanto ci si possa girare intorno e per quanto cerchiamo di allontanare il pensiero, la realtà è che la gente ci muore, in guerra.
Quello che più di tutto mi sta facendo riflettere è l’assoluta normalità della guerra che ci viene raccontata. Vero, ci son carri armati e missili e bombe che scoppiano, ma vederla così in continuazione ci fa cambiare prospettiva e riflettere su quanto quello che reputiamo assurdo e insensato faccia in realtà parte del nostro essere umani.
Ho sempre pensato alla guerra come a qualcosa di lontano, che riguardava gli eserciti che si affrontavano, e invece ci viene sbattuto in faccia che la guerra è fatta da eserciti ma soprattutto da persone normali, che magari fino a due giorni fa facevano i dentisti, lavoravano negli studi legali, vendevano la frutta, studiavano, e oggi invece sono a costruire molotov. Come se domani scoppiasse la guerra qui e invece che stare a mandare newsletter e a parlare di public speaking io mi ritrovassi a riempire bottiglie di benzina e a lanciarle contro il nemico.
Abbiamo sempre vissuto la guerra come storia, e adesso che è diventata cronaca ci sembra tutto incredibile. Ma ogni giorno diventerà sempre meno assurdo e più normale, pensare che a una distanza ridicola da noi c’è gente che combatte per restare in vita.
Visto però che qui parliamo di comunicazione, se c’è un personaggio che mi sta impressionando è il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyi.
Volodymyr Zelenskyi
[DISCLAIMER]: non intendo fare come quelli che tirano fuori insegnamenti professionali in un momento così drammatico in cui ci sarebbe solo da avere empatia e compassione per il dramma di chi scappa e muore sotto le bombe tutti i giorni. Condivido solo alcune idee che non ho potuto fare a meno di pensare. Spero di non sembrare cinico.
Un attore comico. Questo era Zelenskyi prima di diventare Presidente dell’Ucraina nel 2019.
Ha fatto Ballando con le stelle, ha doppiato in ucraino il cartone animato Paddington. Come poteva immaginare di diventare il Presidente di una nazione in guerra? E chi avrebbe mai potuto pensare che si sarebbe messo alla testa di un Paese, spronandolo, riuscendo a risvegliare l’orgoglio nazionale?
Io sono sconvolto da come uno che prima stava in televisione a dire stupidaggini adesso stia in televisione e sui social a cercare di salvare il proprio Paese. E ancora di più sono stupefatto dalla differenza di comunicazione tra lui e la propaganda russa. Mentre Putin chiude e censura tutto, Zelenskyi parla continuamente in televisione e su Instagram. Putin sembra fermo al 1990 se non ancora a prima, ai tempi della Guerra Fredda, Zelenskyi è pienamente all’interno del suo tempo e sa come si fa a comunicare.
Certo, non è il primo caso di un attore che diventa presidente, basta pensare a Reagan o a Schwarzenegger. Per quanto riguarda invece i comici che si danno alla politica, lasciamo stare, il caso ce l’abbiamo in Italia e abbiamo visto com’è andata.
Credo che si possa trarre una grande lezione da come Zelenskyi sta conducendo la sua propaganda: se hai le idee e se sai come parlare agli altri, ti bastano un telefono e una connessione per fare male al nemico. Magari non vinci, ma di sicuro ti difendi.
Chiudo soltanto dicendo: trattate bene i comici. Un giorno potrebbero guidarvi nella battaglia.
Sono un po’ in giro
A quanto pare sembra che si stia ricominciando a fare spettacoli e poetry slam. In questi giorni ho un po’ di date, se ci vieni mi fai contento.
Il 9 Marzo sarò al Salone 14 a Milano per partecipare a un poetry slam. Si torna in gara, insomma;
Il 12 Marzo sarò a Mantova a presentare insieme a Chiara Araldi un poetry slam al Teatro Sociale nell’ambito del festival “I 6 gradi della lettura”, in collaborazione con Festivaletteratura, Rete Bibliotecaria Mantovana e Charta;
Il 17 Marzo farò il deejay e disturbatore indovina un po’ dove? A un poetry slam in Santeria Toscana a Milano, precisamente al Santeria Grande Slam. Presenta Paolo Agrati, notaio Davide Passoni. Il solito dinamico trio.
Prenotazione consigliata ovunque. Se hai la serata libera, occupala in questo modo e non te ne pentirai.
Frasi da usare agli aperitivi
“In guerra nessuno è matto. O almeno ciò non si può asserire nei confronti di nessuno. Molti di quelli che erano matti prima della guerra, in guerra si mettono in mostra molto bene. Come combattenti coraggiosi, convinti delle idee dei loro capi.”
(Nedzad Maksumic - Indicazioni Stradali Sparse per Terra).
Esiste anche una splendida versione musicata dai CSI dal titolo Nessuno fece nulla. In questo periodo la reputo più necessaria che mai.
Per questa settimana è tutto. Sto cercando nuove vie per questa newsletter, e sto lavorando a una sistemazione del sito. Ma continuerò ad aggiornarti nelle prossime settimane, mercoledì prossimo sono di nuovo qui.
Tante care cose e abbi cura di te
Ciccio
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, poetry slam, content strategy, cultura e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Ho scritto la mia autobiografia a fascicoli, ed è appena partito un nuovo progetto che comprende la scrittura a puntate di un romanzo, le bozze di due spettacoli e nuove poesie, se ti va di sostenermi puoi farlo qui: Il mio Patreon.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online, e anche consulenze singole.
Come Content Strategist, curo la comunicazione e i testi di aziende di ogni tipo.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” su Zelig TV. Adesso la trovi su Prime Video, anche se nella descrizione mi chiamano “Ciccio Regoli”, vai a capire perché.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho scritto 5 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie, un manuale tecnico sul libraio digitale e un manuale sul poetry slam. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter potresti trovare delle ə e delle з invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo e anche perché se c’è da fare qualcosa che fa incazzare Adinolfi o Cacciari sono in prima linea.