Ciao, sono Ciccio Rigoli e questa è Public Poetry Speaking, la newsletter settimanale dedicata al public speaking ma che divaga, regala spunti, si fa benedire dal Santo del giorno e quindi regala un’esperienza completa tra il serio e il faceto e come dice il proverbio “Tra il serio e il faceto c’è di mezzo… no aspetta mi sono confuso con un altro proverbio”.
Ogni tanto me lo chiedo anche io: “Ma visto che in questo periodo non mi esibisco, non parlo davanti a un pubblico, non ho modo di salire su un palco, a cosa serve imparare le tecniche di public speaking?”. Che poi è anche vero, pensare di tornare a esibirsi sta diventando una chimera. E poi come, con chi, davanti a quale pubblico? Riuscirò di nuovo a tenere in mano un microfono? Oppure dovrò limitarmi a delle tristi call su Zoom ancora per un sacco di tempo?
Poi, ragionandoci sopra, ho pensato che in realtà il saper parlare davanti agli altri mi ha aiutato in varie fasi della mia vita, non soltanto sul palco, e che ci sarebbero molti altri campi in cui bisognerebbe far attenzione anche a come si dicono le cose, oltre ad aver e soltanto padronanza dei concetti. Quindi sì, il public speaking serve anche a chi crede di non esibirsi mai. E vediamo quando, come e magari anche il perché.
Quindi tu davanti agli altri non parli mai, vero?
Ti capita mai di trovarti di fronte a persone che dovrebbero dirti qualcosa ma non vanno al punto, si perdono per strada, non cambiano mai tono di voce? A me succede sempre, tanto che a volte sono tentato di dire “Sì, vabbé, ma da me che vuoi?”. Ecco, a volte un corso per imparare a parlare correttamente non sarebbe male per molte categorie. Eccone alcune.
Freelance
Solitamente i freelance sono visti come personaggi che stanno a casa, non hanno rapporti con il prossimo se non per mandare le fatture o consegnare i lavori, e in generale non lavorando nel classico ufficio si pensa sia inutile che affinino le capacità di rivolgersi agli altri. Ecco, non sono d’accordo.
Prima di partire con un progetto bisogna pur fare una riunione con i clienti. Dopo aver elaborato una strategia bisognerà pur parlargliene di persona. E se c’è qualcosa che unə freelance sicuramente non ha da perdere è proprio il tempo, quindi potrebbe essere utile esporre i concetti rapidamente, strutturare un discorso, saper usare i termini adatti a chi abbiamo davanti.
Quindi, carə freelance, mi sa che il public speaking serve anche a te.
Insegnanti
Tuttə abbiamo avuto insegnanti noiosə. Che non ci mettevano enfasi, non spiegavano ma facevano solo leggere dal libro in classe, che non appassionavano. E magari erano pure competenti nel loro ambito, ma se non sai far passare il tuo sapere ad altre persone, ecco, ci fai poco.
Imparare a coinvolgere il pubblico, trovare modi diversi per spiegare, usare delle slide fatte bene potrebbe essere un buon punto di partenza.
Quindi, carə insegnante, mi sa che il public speaking serve anche a te.
Avvocatə
Premesso che ho moltə amicə avvocatə, ma io veramente certe volte faccio fatica a capire cosa vogliono dire. Parole in legalese anche nella vita reale, tipo “la fattispecie” che non ho mai capito cosa voglia dire o cosa aggiunga al resto del discorso. Suppongo che quando cucinano dicono “Ho cucinato una fattispecie di polpettone” invece di dire che hanno fatto il polpettone e basta.
Certo, in tribunale si usa parlare così, ma nella vita reale e con i clienti forse sarebbe meglio usare termini diversi.
Quindi, carə avvocatə, mi sa che il public speaking serve anche a te.
Anche se non fai parte di queste categorie, pensaci, magari serve pure a te saperne qualcosa di più. E sì, lo ammetto, tutto questo l’ho fatto per dire che Sabato 17 Aprile c’è il mio corso di public speaking online. Sono colpevole, Vostro Onore, però anche lei, Vostro Onore, parli in maniera comprensibile, la prego. Le serve per caso un corso di public speaking?
Il TED Talk della settimana
La paura è un sentimento normale. Paura di non essere all’altezza delle aspettative, paura di sbagliare, paura e basta. Il contrario della paura è il coraggio, ed entrambi possono essere contagiosi e si possono anche coltivare.
In questo TED Talk c’è un uomo che, partendo dalla paura, l’ha riconosciuta e l’ha saputa trasformare in opera d’arte e in qualcosa di più grande, trovando il coraggio nella comunità unita. Un TED di solo 5 minuti ma che dà un grande messaggio, tenuto da Damon Davis, un artist che ha raccontato le proteste della comunità afroamericana alla sua maniera.
Il Santo del giorno
Pare che San Pietro Gonzales, prima di diventare Santo, fosse un nobile di buona famiglia e che, su intercessione dello zio vescovo, fosse stato designato a diventare canonico della cattedrale di Astorga nonostante la giovane età. Era un ruolo di grande prestigio, e infatti il giovane Pietro si stava recando alla cattedrale con un grande seguito e in maniera pomposa, peccato che a un certo punto cada da cavallo e viene, diciamo le cose come stanno, preso per il culo da tutti quelli che lo guardavano.
Dopo questo episodio, si mise a riflettere sulla caducità della vita e sulla vanagloria, e diventò un umile frate domenicano. Per questo fu fatto Santo patrono delle figure di me**a, insegnandoci che anche loro possono essere utili e non dobbiamo averne paura. Capitano, semplicemente.
(San Pietro Gonzales tutto contento per avere finalmente completato il veliero da costruire in comode uscite settimanali in edicola. 171 uscite, la prima a €1,99, le successive a €14,99. Un affare, proprio.)
Meglio di LinkedIn
La nuova rubrica che ti fa vedere come il tuo lavoro attuale potrebbe non essere poi così male, visto il tipo di mestieri che ci sono in giro. O magari darti qualche spunto per una nuova vita, chi lo sa.
Vorresti fare nuove conoscenze e trovare l’anima gemella ma davvero non hai tempo e voglia di dedicarti a fare match su Tinder? Non sai quali foto scegliere da mettere sulle app di dating? Una volta trovata la compatibilità non sai cosa dire in chat? Nessun problema, ci pensano i Tinder manager!
Esistono infatti agenzie specializzate che prendono il tuo profilo, lo sistemano, mettono una descrizione intrigante, scelgono i migliori incontri e a te non rimane poi che andare a bere qualcosa con le persone selezionate.
Però, dico io, se non hai neanche voglia di impegnarti un attimo a scegliere con chi uscire, mi chiedo con che voglia tu possa far partire una relazione. A questo punto meglio se te ne stai a casa a guardare Netflix, dai.
Frasi da usare agli aperitivi, anche online
“Mi piace Beethoven, soprattutto le sue poesie”
(Ringo Starr)
E anche per questa settimana abbiamo dato. Spero tu abbia apprezzato questa newsletter, e se ti va di condividerla ne sono felice. Su Facebook, su Instagram, dove vuoi. Anche su Tinder, ma rischia di essere controproducente.
Questa è l’ultima occasione per prenotarsi per il corso del 17 Aprile. Poi mi sa che andiamo almeno a Settembre con il corso base, perché ora stavo pensando di farne uno avanzato, che ne dici?
Un abbraccio senza limiti e confini
Ciccio
*PS: Sì, lo so che nel titolo ho scritto “A me mi” e che in italiano non si dovrebbe usare. Però ci stava, dai.
La Bio del titolare
Sono Ciccio Rigoli e mi occupo di public speaking, poetry slam, cultura e un sacco di altre cose di cui volendo possiamo parlare anche in privato.
Sto scrivendo la mia autobiografia a fascicoli. Ogni Sabato esce una nuova puntata, costa un euro al mese e puoi abbonarti qui: Autobiografia di un Ciccio.
Per il public speaking, ho un mio metodo che si chiama Public Poetry Speaking e utilizza tecniche derivate dal poetry slam. Faccio corsi molto divertenti sia dal vivo (quando possibile) sia online (ad esempio il 17 Aprile), e anche consulenze singole.
Se ti interessa parlarne, scrivimi a cicciorigoli@gmail.com.
Organizzo poetry slam e ho ideato e condotto insieme a Paolo Agrati e Davide Passoni la trasmissione “Poetry Slam!” Su Zelig TV.
Ho portato due spettacoli comici a teatro e innumerevoli spettacoli sempre comici in altri posti.
Ho una trasmissione quindicinale su Facebook che si chiama I Sommelier dei libri in cui, assieme al sommelier Matteo Galiano, abbiniamo libri e vino. Il prossimo appuntamento è giovedì 15 Aprile, alle 18:30.
Ho scritto 4 libri: un romanzo, una raccolta di racconti, una di poesie e un manuale tecnico. Per dire, sono abbastanza versatile, ecco.
Ho scritto un pezzo che si intitola “Come hanno fo**uto i trenta/quarantenni” che ha fatto oltre un milione di visualizzazioni a mia insaputa.
Ho un Tumblr in cui carico le mie poesie. Anche se non lo aggiorno da un po’ ma dovrei ricominciare. Si chiama Eleganza sgualcita.
Sono soprattutto su Facebook e Instagram. E anche su LinkedIn. Puoi seguirmi, se ti va.
In questa newsletter trovi delle ə invece del maschile diffuso perché cerco di usare un linguaggio inclusivo.
Playlist
Questa newsletter è stata scritta ascoltando Luccichini dappertutto, il concerto in memoria di Mirko “Zagor” Camillas. Un anno esatto fa se ne andava, e non se lo aspettava nessuno. E ancora oggi vorremmo tutti un albero.
Ciao, Mirko.